Mafia, blitz nel nisseno: confiscati beni a imprenditore vicino a Cosa nostra

Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta sta procedendo all’esecuzione di un decreto di confisca, ai sensi della normativa antimafia emesso dal Tribunale di Caltanissetta nei confronti di un 56enne di Gela, risultato vicino alla famiglia di ”cosa nostra” gelese riconducibile al noto boss Giuseppe Piddu Madonia. In particolare, l’uomo, titolare a Gela di una cava di estrazione di materiali inerti e di un’impresa per il trasporto e la posa degli stessi, secondo le indagini è risultato in rapporto d’affari con l’organizzazione mafiosa, a cui ha trasferito, nel tempo, ingenti disponibilità finanziarie attraverso l’illecito sistema delle sovrafatturazioni di forniture e/o trasporti. In cambio, spiega una nota della Dia, veniva garantito all’imprenditore di acquisire, attraverso la forza di intimidazione del sodalizio mafioso, posizione dominante e di esclusivo controllo nel settore nevralgico delle forniture e del trasporto dei materiali inerti, diffusamente impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e private, anche al di fuori della provincia nissena. Oggetto del provvedimento sono imprese, quote societarie, beni mobili e immobili, nonché rapporti bancari, per un valore di 3 milioni di Euro. Spicca, tra tutti, la cava in contrada Bulala di Gela (Cl).