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Mafia, inchino con “annacata” e musica de ” Il Padrino”, figlio del boss posta video su Facebook

L’inchino con l'”annacata”, durante la festa della patrona di Paterno’, Santa Barbara, che ha fatto scattare il divieto del questore di Catania, e’ avvenuto intorno alle 13 di mercoledi’ sera, dinanzi a uno stabile del rione Ardizzone, un quartiere satellite del paese, dove tra l’altro si trova la sede del municipio. I due cerei, quello degli ortofrutticoli e quello dei dipendenti comunali, si sono fermati di fronte l’abitazione della famiglia degli Assinnata e sulle note del Padrino e’ avvenuto l”inchino’, l’omaggio al boss Salvatore, 43 anni, attualmente in carcere per associazione di stampo mafioso ed estorsione. Per questo e’ stato rivolto al figlio maggiore, Domenico, che ha assistito a tutte le fasi dell’ossequio, mentre suo fratello Vito – porta il nome di un suo zio assassinato in un agguato mafioso – col telefonino ha ripreso tutto in un video che ha postato su facebook e poi rimosso. Ma e’ rimasta una foto il cui si vede il ragazzo con alle spalle il fercolo. Salvatore Assinata e’ una vecchia conoscenza della mafia di Paterno’, nato dal punto di vista criminale nel vecchio clan Alleruzzo, e’ poi trasmigrato in quello dei Morabito per poi divenire capo di un gruppo autonomo legato a doppia mandata con il clan catanese di Cosa nostra di Nitto Santapaola. L’ultima volta e’ stato arrestato nel 2012 su ordine di custodia cautelare per estorsione: fu lui e il suo gruppo a minacciare e a picchiare un imprenditore che aveva la sua attivita’ tra Paterno’ e Belpasso.