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Massoneria, Bisi: “Mafia fa schifo, darei la vita per l’arresto del bosso Messina Denaro”

“La mafia mi fa schifo e darei la vita per l’arresto del latitante Messina Denaro”. Lo ha detto Stefano Bisi, a Campobello di Mazara per l’inaugurazione del campo “Ciao Ousmane” rivolto ai migranti lavoratori stagionali. Ad agosto il gran maestro del Grande Oriente d’Italia e’ stato ascoltato dalla Commissione parlamentare Antimafia che, in seguito ad una missione svolta fra Trapani e Palermo, aveva richiesto l’elenco degli iscritti alle logge regolari. “Credo che sia diritto di ogni cittadino mantenere riservati i propri orientamenti culturali – afferma – non viviamo in un regime dittatoriale e chi deve sapere i nomi li sa. Hanno i mezzi di indagine per sapere cio’ che facciamo. A cosa serve avere l’elenco di tutti gli iscritti? Se dovesse perdurare all’infinito, ragioneremo ulteriormente sulla richiesta, ma non capisco la reale motivazione”. A Trapani hanno sede 11 logge scoperte (una con sede a Partanna verra’ inaugurata in questi giorni), ma negli anni ottanta la loggia massonica coperta Iside 2 e’ rientrata in un indagine della magistratura che – a fianco di imprenditori, dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione – appuro’ la presenza di esponenti di Cosa Nostra come Mariano Agate e Natale L’Ala, originario di Campobello di Mazara. “Se in questo territorio ci sono organizzazioni che si danno titoli massonici – conclude – io non posso saperlo, ma attualmente non mi risultano connivenze del genere e se dalle inchieste dovesse emergere qualsiasi tipo di reato, mi auguro venga perseguito”.