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Maxi sequestro di hashish, scovata una tonnellata di hashish su camion carico di arance: sei arresti (video)

La droga sequestrata dalla Guardia di finanza

I finanzieri del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza, hanno arrestato in flagranza di reato sei persone di nazionalità polacca, spagnola, romena e italiana, Adam Kazmierczak, Daniele Benedetti, Elena Alina Bivol, Juan Jose Santos Redero, Slawomik Mikolajczyk, Slawomir Piotr Blasko, tutti coinvolti, a vario titolo, nel trasporto di un ingente quantitativo di hashish, pari a 861 chili.

Il sequestro è scattato da un controllo su un autoarticolato frigo con targa polacca fermo in piazza Scaffa.

Dopo aver osservato a lungo il comportamento dell’autista e del secondo occupante del mezzo commerciale, i finanzieri sono intervenuti quando i due sono stati raggiunti da altre persone, sopraggiunge a bordo di un’auto, che sembravano intente a prendere accordi con gli occupanti del camion. Alla richiesta di chiarire la natura del carico trasportato e di esibire la documentazione commerciale di supporto – spiegano gli investigatori della Guardia di finanza -, l’autista del tir ha dato immediatamente evidenti segnali di nervosismo, mentre gli altri soggetti, che si sono accorti dell’attività di controllo, hanno provato a dileguarsi’. Tutti sono stati bloccati.

E’ stato scoperto, leggendo la documentazione commerciale, che si trattava di una spedizione di arance spagnole destinate a un operatore commerciale con sede in Polonia. Durante la perquisizione, però, le Fiamme gialle hanno trovato, in fondo al vano frigo, nascosti dietro i bancali di frutta, 26 pacchi del peso di 33 chili ciascuno, contenenti hashish confezionato a panetti. Nell’auto, invece, c’era una grossa somma in contanti. Hashish e denaro sono stati sequestrati, mentre le sei persone sono state arrestate. ”L’eccezionale carico di stupefacente, il cui valore supererebbe ampiamente il milione di euro – concludono gli investigatori della Guardia di finanza – era verosimilmente destinato alla piazza di Palermo, dove da anni non si registra un sequestro così consistente”.