Migranti, la sindaca di Porto Empedocle: “Andrà sempre peggio…”

Comprendo le difficoltà dei sindaci di quelle zone, si sta innescando una vera e propria guerra tra poveri”. Ai primi cittadini dei Nebrodi, da giorni impegnati in una protesta contro l’arrivo di una cinquantina di migranti in un ex hotel nel territorio di Sinagra ma al confine con il Comune di Castell’Umberto, arriva la solidarietà della collega di Porto Empedocle, la pentastellata Ida Carmina. “La legislazione andrebbe cambiata – dice all’AdnKronos – consentendo alle amministrazioni locali di essere coinvolte, informate e di poter esprimere il proprio parere. Se fosse vero quello che si è letto sulla stampa, ossia che l’ex albergo è stato negato agli sfollati dei Nebrodi e che adesso viene, invece, concesso ai migranti si tratterebbe di una discriminazione sgradevole che nulla a che fare con l’accoglienza”. Insomma per la pentastellata la protesta che da giorni va in scena sui Nebrodi è “la reazione comprensibile verso ciò che sindaci e cittadini avvertono come un’insopportabile ingiustizia”. Ecco perché, secondo Carmina la soluzione potrebbe essere “sistemare i migranti là dove le condizioni di vita sono migliori. Ci sono tante altre regioni che hanno un maggior benessere, un reddito pro capite più alto e minori livelli di emigrazione. Solo così si fa vera accoglienza, evitando tensioni sociali e problemi di ordine pubblico”. In caso contrario, è la previsione del sindaco grillino, “andrà sempre peggio” perché davanti a “una crisi terribile” e a “condizioni economiche difficilissime” con un numero di disoccupati che cresce e con la difficoltà per molte amministrazioni locali a pagare gli stipendi “non può che crescere la rabbia e l’insoddisfazione dei cittadini”. Senza contare che “oltre a quelli che ci vengono imposti – conclude Carmina – ci sono quelli che sbarcano riuscendo a eludere i controlli. Due giorni fa 150 persone sono riuscite ad approdare a Porto Empedocle, facendo perdere le proprie tracce. La Sicilia è una terra di frontiera, ma non può essere lasciata sola”.