Omicidio Teresa Costanza e del fidanzato, un teste: “Ho visto una persona incappucciata”

In apertura di una udienza tenutasi, tre giorni addietro, a Udine, al processo nei confronti di Giosue’ Ruotolo, unico imputato dell’uccisione di Teresa Costanza e Trifone Ragone, hanno deposto la mamma della ragazza Carmelina Parello e il padre Rosario Costanza. Successivamente e’ stata la volta dell’uomo che e’ stato definito “teste chiave” per l’accusa: il runner Maurizio Marcuzzo che la sera del duplice omicidio, mentre faceva una corsetta di riscaldamento intorno al Palazzetto dello sport, ha intravisto un uomo nel parcheggio dove furono uccisi Trifone e Teresa. Una persona di ”altezza e corporatura normale, tra un metro e 70 e un metro e 90”, con indosso un abbigliamento ”di colore grigio, scuro e comodo”, ”sportivo”, ”forse con un cappuccio o un cappello perche’ ho fatto fatica a capire se fosse uomo o donna” ha affermato Marcuzzo. Ha poi anche riferito di aver “sentito diversi colpi in rapida successione” e di aver pensato a petardi. Prima che cominci l’udienza la mamma di Trifone Ragone, Eleonora Ferrante, aveva detto ai giornalisti di non voler dire niente a Rutolo e di chiedere “solo giustizia”.