Omicidio Teresa e Trifone: pistola ritrovata nel lago è compatibile col delitto

La pistola Beretta modello 1922, calibro 7.65, rinvenuta nel laghetto del Parco di San Valentino a Pordenone, e’ compatibile con i bossoli ritrovati sulla scena del delitto. Lo ha sostenuto oggi, nel corso della settima udienza del processo per l’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, il tenente colonnello Matteo Donghi, del Ris di Parma, che ha svolto gli accertamenti sull’arma. ”L’impronta di percussione e di estrazione dei bossoli sono risultati compatibili” ha affermato, illustrando in Corte d’Assise a Udine l’esito del test comparativo svolto tra i bossoli in reperto e i bossoli test. Non e’ stato possibile invece fare la comparazione sui proiettili perche’ in un’arma cosi’ datata verrebbe meno il percorso in canna che porterebbe alle impronte confrontabili. ”L’arma aveva ancora un colpo in canna. Potrebbe essersi inceppata quando e’ esploso il colpo”, ha aggiunto ancora, precisando di non poter datare invece il periodo di permanenza dell’arma in acqua. ”Ci sono pistole che possono esplodere solo proiettili e il giudizio di comparazione sui proiettili non e’ stato fatto”, ha commentato l’avvocato Giuseppe Esposito, legale di Giosue’ Ruotolo, ipotizzando che quella sera a sparare ”potrebbero esserci state due pistole; potrebbe essere stata utilizzata anche un’altra pistola che esplode solo i proiettili e non anche i bossoli. A noi rimane il grande dubbio – ha concluso – se quei proiettili appartengano a quei bossoli”.