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Paziente mori’, condannato Ordine gestore Buccheri La Ferla

Il giudice civile di Palermo ha condannato La provincia religiosa di San Pietro dell’ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, che gestisce l’ospedale Buccheri La Ferla a risarcire oltre 174 mila euro piu’ interessi, parte delle spese processuali e di erario, La moglie e i tre figli di Andrea Lo Nardo, 68 anni, morto nel maggio 2004 durante un’operazione chirurgica per l’estrazione di una garza che sarebbe stata dimenticata nell’addome del paziente dai medici dell’ospedale Villa Maria Eleonora un anno prima. I sanitari di questa struttura Rocco Pizzirusso, Vincenzo Sutera, Nunziata Gabriele e Alessandro Ruscazio erano stati assolti nel processo penale ma avevano poi transato con i familiari del paziente morto, rappresentati dall’avvocato Vanessa Fallica, risarcendoli con 300 mila euro. Il Buccheri La Ferla aveva tirato in causa l’assicurazione Carige, con cui aveva una polizza, ma l’assicurazione ha eccepito che l’ospedale era scoperto da assicurazione. Il giudice ha infatti condannato l’ordine religioso a risarcire le spese processuali della compagnia assicurativa. Secondo il giudice La quota di danno ascrivibile al Buccheri La Ferla e’ del 50%.

Nella sentenza il giudice, tra l’altro, scrive che Lo Nardo ”affetto da una patologia occlusiva dell’aorta addominale, nota come sindrome di Leriche, si sottopose a un intervento per un by apss a Villa Maria Eleonora in occasione del quale venne lasciata in addome uan garza laparatomica”. Sono emerse – scrive il giodice – rilevanti negligenze poste in essere dai sanitari del Buccheri La Ferla. ”Al paziente – scrive il giudice citando i periti – sono state somministrate due fiale di omeprazolo per via endovenosa” Il paziente era allergico all’omeprazolo come evidenziava La cartella clinica. A Lo Nardo sono state anche innestate due sacche di sangue ingenerando ”uno shock ipovolemico”.