Porto Empedocle, la sindaca Carmina: “Non siamo razzisti ma non si fanno affari sulle spalle di cittadini”

“Non si tratta di essere razzisti, non lo siamo, ma non si può penalizzare un intero territorio e fare affari sulle spalle dei cittadini empedoclini. Vogliono distruggere un paese”. Il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina prosegue la sua battaglia contro l’apertura di un centro di accoglienza per 60 minori migranti in via Roma, nel centro del paese dell’agrigentino. Un ‘no’ dettato da ragioni di opportunità che, spiega all’Adnkronos, vanno dalla vocazione turistica del paese al dissesto economico del Comune, senza tralasciare il pericolo di tensioni sociali. “Il centro dovrebbe sorgere in una struttura che si trova alle spalle di una scuola media, a pochi passi da decine di negozi – afferma – Saranno minori che gireranno senza far nulla, perché stazioneranno qui solo per 60 giorni e non sarà possibile inserirli in dei progetti o trovargli un impiego. Chi li controlla?”. La sindaca Cinquestelle ricorda che Porto Empedocle è un comune in dissesto “con netturbini con stipendi arretrati e agenti della polizia municipale con orario di servizio dimezzato. La sensazione che avrebbero i cittadini è che lo Stato aiuta i migranti e non loro, con tutti i rischi di tensioni sociali che ne possono derivare”.

Loading…