Procuratore di Caltanissetta: “Quadro allarmante rapporti tra mafia e politica”

“Dalle intercettazioni emerge un quadro assai allarmante perché si evidenzia che le competizioni elettorali delle Amministrative del 2012 sono state gravemente compromesse dall’intervento di Cosa nostra”. E’ la denuncia all’Adnkronos del Procuratore capo di Caltanissetta Amedeo Bertone, dopo l’arresto di nove persone tra cui l’ex sindaco Francesco La Rosa, accusato di voto di scambio politico-mafioso. “Si tratta, ovviamente, di svolgere ulteriori approfondimenti – dice il Procuratore Bertone – le indagini hanno evidenziato promesse di voto e assunzioni di lavoro, che poi sono state accertate”. In particolare, gli inquirenti hanno accertato che sarebbero state effettuate 67 assunzioni, in cambio di voti, “presso il padre di uno degli indagati, l’ex consigliere comunale Calogero Attardi”, dice Bertone. Le assunzioni sono state fatte presso la ditta del padre che si occupa della raccolta di rifiuti. “Peraltro, già in passato il Comune era stato sciolto per mafia – ricorda ancora il Procuratore – nel 1992 una prima volta e poi nel 2004. C’è una sorta di assuefazione del fenomeno che dà idea della compenetrazione radicata nel tessuto sociale e politico”.

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