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Raggiro nell’agrigentino, obbligo di firma per una donna già condannata

Giuseppina Ventura, 30 anni, di Lucca Sicula, finita agli arresti domiciliari con l’accusa di circonvenzione di incapace, e condannata dal Tribunale di Sciacca, per violenza privata, perchè accusata di essersi fatta consegnare circa 10 mila euro da un anziano del luogo, che avrebbe minacciato di morte dopo che lo stesso aveva chiesto la restituzione della somma, ha lasciato i domiciliari.

A decidere la revoca della misura il giudice Di Goia che ha disposto per la stessa l’obbligo di firma tre volte la settimana.

L’accusa originaria era di estorsione, poi riqualificata dal Tribunale del Riesame.