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Regionali, Micari designa figlio La Torre assessore Legalità; Musumeci vara un “piano Marshall per comuni”

L’annuncio e’ previsto in tarda mattinata in una conferenza stampa a Catania: Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana, include nella squadra del suo eventuale governo il figlio Franco La Torre, figlio del parlamentare del Pci ucciso a PALERMO nell’82 dalla mafia. La Torre, 61 anni, avra’ la delega alla Legalita’, assessorato che Micari intende creare.

Dall’altra parte del campo, inziati vadi Nello Musumeci. “Ringrazio i presidenti dei Consigli comunali delle Valle dell’Halaesa che, attraverso il loro appello, hanno riproposto un tema che mi sta a cuore perche’ da’ voce ai piccoli centri in difficolta’. Come ho detto piu’ volte durante le mie visite in quelle zone, per i Nebrodi – e non solo – serve una sorta di piano Marshall che intervenga sul recupero definitivo delle strade provinciali e delle grandi arterie viarie, da troppo tempo in pessime condizioni. Solo cosi’ puo’ ripartire l’economia. Chi, come me, proviene da quelle microrealta’ ne ha conosciuto la solitudine, ma ne conosce anche l’orgoglio e il bagaglio di tradizioni”.

Lo scrive il candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rispondendo alla lettera dei presidenti dei Consigli comunali di Mistretta, Pettineo, Castel di Lucio, Tusa, Santo Stefano di Camastra, Motta D’Affermo e Reitano che chiedono maggiore attenzione per i loro territori ”Ho sempre ribadito vicinanza ai sindaci dei centri lontani dalle citta’ capoluogo che oggi si sentono abbandonati anche perche’ e’ venuto meno il ruolo di cerniera svolto fino a qualche anno fa dalle Province – aggiunge – Una scelta sciagurata, quella di Crocetta con il sostegno dei grillini, che condannammo in solitudine.

A quel tratto di penna si sono aggiunti poi i tagli alle risorse nazionali e regionali che come conseguenza hanno portato ad una flessione dei servizi al cittadino e un impoverimento del tessuto sociale. Ecco perche’ serve far percepire a cittadini ed amministratori una presenza costante dello Stato e della Regione. Occorre promuovere fra i giovani il sentimento dell’autoimprenditorialita’ e guidarli nella valorizzazione delle risorse che questi borghi rappresentano: un insieme prezioso di storia e tradizioni in grado di attrarre investimenti che possono rimettere in moto l’edilizia che da tempo arranca fra mille difficolta”’.