Botte da orbi col morto in casa per l’eredità alla veglia funebre

Nel corso della notte, ad Avola (Siracusa), i carabinieri dell’aliquota radiomobile hanno segnalato in quanto indagati per i reati di rissa e lesioni personali C. S. classe 1962, C. A. classe 1954, C. M. classe 1970, C. G. classe 1972, C. A. classe 1994, N. P. classe 1974 E M. G. classe 1974, tutti avolesi legati tra loro da vincolo di parentela.Era circa mezzanotte quando diverse chiamate al numero di emergenza 112 hanno segnalato una violenta rissa in strada tra diverse persone nella prima periferia del paese, in contrada Piana di Renzo.

Immediatamente sul posto si recavano due equipaggi dell’Aliquota Radiomobile supportati dal personale della Stazioni di Avola e Noto. Giunti sul luogo dei fatti i militari trovavano una nutrita folla di curiosi e, riversi per terra, un uomo e due donne con ferite al viso ed alle braccia. I presenti hanno riferito che la lite era iniziata all’interno dell’abitazione dove alcune persone stavano vegliando un parente deceduto qualche ora prima e dove si trovavano ancora alcuni di loro che avevano partecipato alla rissa. Prestate le prime cure ai feriti, che nel frattempo venivano condotti da personale sanitario presso il pronto soccorso dell’ospedale G. Di Maria, i militari sono entrati in casa rintracciando gli altri 4 partecipanti alla rissa che, come se nulla fosse accaduto, avevano ripreso la veglia funebre. Ed è stata propria la morte del caro in comune ed i problemi connessi all’eredità lasciata dallo stesso ai figli a scatenare il furibondo litigio.

Vecchi rancori tra fratelli e sorelle mai risolti, acuiti dal dolore della recente perdita, qualche frase fuori posto in un momento particolare ed ecco che si è passati rapidamente dalle parole ai fatti. E neppure la salma del caro defunto, sistemata nella camera da letto, è servita a placare gli animi: dagli insulti si è degenerati rapidamente agli spintoni, con schiaffi e pugni che dall’abitazione sono continuati fino alla strada ove la folla, richiamata dalle grida, ha separato i litiganti richiedendo l’intervento dei carabinieri. A turno, tutti i partecipanti alla lite hanno ricorso alle cure mediche dei sanitari del 118, con referti che vanno dai 2 ai 10 giorni di prognosi.