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Sciacca, malattie rare, il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo: “Attivare presidio Marfan”

Si è svolto ieri nella chiesa di Santa Margherita a Sciacca il convegno sulle malattie rare, e in particolare sulla Sindrom di Marfan, promosso dal Club Kiwanis Sciacca presieduto dalla dottoressa Antonella Buscemi in collaborazione con l’Associazione A Cuore Aperto presieduta dal professor Giovanni Ruvolo, direttore del Presidio per la Sindrome di Marfan e Patologie correlate presso la Cardiochirurgia del Policlinico dell’Università di Roma Tor Vergata.
“La Sindrome di Marfan – ha spiegato il prof. Ruvolo – è una malattia genetica, una malattia rara che si manifesta quando è assente o molto ridotta la fibrillina del tessuto connettivo. Quindi le strutture elastiche del corpo sono deficitarie, viene a mancare la resistenza che dà la struttura elastica in tutto il tessuto connettivo, in particolare nel sistema cardiovascolare e ovviamente a livello di tutti i distretti. In Italia esistono cinque centri Marfan su scala regionale, nel centro sud l’unico è quello di Roma, gli altri quattro centri sono in Lombardia e in Emilia Romagna. Molti pazienti si rivolgono a noi dopo aver girovagato, perché essendo una malattia rara è spesso sconosciuta, il paziente viene portato dall’ortopedico, dall’oculista e altri specialisti e così il problema non viene affrontato nella sua completezza di malattia. Potrebbe questa giornata essere l’inizio – è l’auspicio del cardiochirurgo – per attivare in Sicilia un Presidio Marfan che non esiste a livello regionale anche perché – ha spiegato – i test genetici sono costosi e ci vuole una buona organizzazione perché nella diagnosi sono coinvolti cardiochirurghi, cardiologi, oculisti, ortopedici, radiologi, odontoiatri e genetisti”.
Sono intervenuti tra gli altri, il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, la cardiologa Do Valchiria, Governatore del Distretto Italia-San Marino del Kiwanis; Filippo Barbiera direttore unità di Radiologia del San Giovanni Paolo II di Sciacca; il cardiochirurgo Fabio Bertoldo; l’odontoiatra Giuseppina Laganà, il cardiologo Patrizio Polisca; Maria Clotilde Recchia e Flavia Scurria dell’associazione Vittorio per la Sindrome di Marfan e le malattie correlate; la dottoressa Sara Rita Vacirca, medico in formazione specialistica in cardiochirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma.