Scoperta casa a luci rosse, cinese praticava sconti per battere concorrenza (video)

Una casa a luci rosse è  stata scoperta dalla Polizia di Stato, in pieno centro a Ragusa, a distanza di meno di una settimana dalla chiusura di un’altra.

Questa volta a gestirla era una cittadina cinese, che si prostituiva. La donna ha affermato di essere sposata con un italiano di Roma ma non avendo disponibilità economiche ha poi deciso di intraprendere volontariamente questa “remunerativa attività”.

Solo a titolo d’esempio la donna mostrava ai poliziotti della Squadra mobile la cifra di 2.000 euro guadagnati in meno di una settimana.

Il controllo è scattato sempre grazie alla segnalazione dei cittadini ragusani stanchi di avere nel loro quartiere del centro storico uomini in cerca di case d’appuntamento. La donna cinese ha aperto la porta di casa in abiti succinti, in questo caso era parzialmente nuda, pertanto è stata invitata a rivestirsi ed a seguire i poliziotti in Questura. Nell’abitazione è stato trovato un cliente ragusano, che ha confermato di avere consumato un rapporto sessuale a pagamento per la somma di 50 euro.

La donna ha riferito agli investigatori che spesso faceva sconti, arrivando a 30 euro così da eliminare la concorrenza. La prostituta ha confermato di esercitare la prostituzione in quella casa, presa in affitto da un amico cinese che le aveva lasciato l’uso dell’appartamento da pochi giorni e di non conoscere il proprietario dell’immobile. La donna è stata diffidata dal continuare così come il proprietario.

La Squadra Mobile nel 2016 ha già chiuso 6 case e nel 2015 ne sono state chiuse ben 15, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento. La Squadra mobile, per ordine del Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, sta effettuando ulteriori verifiche sugli immobili segnalati dai cittadini.