Sentenze slittano all’anno nuovo, Arnone respira

Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, reato continuato in concorso. Queste le accuse a carico di Giuseppe Arnone, 55 anni, ex ambientalista ed ex consigliere comunale ed ex per molto altro, reo di aver istigato il medico psichiatra Paolo Santamaria, 60 anni, (nella qualità di responsabile del Dipartimento di salute mentale di Sciacca) a redigere false certificazioni, senza mai aver visitato il paziente, per attestare una finta depressione che gli ha consentito di far rinviare processi penali dove era imputato o difensore. Per il Pubblico ministero, Antonella Pandolfi che ha tessuto la sua requisitoria avanti il Gip, Stefano Zammuto, Arnone va condannato ad un anno e due mesi mentre il medico Santamaria, che ha ammesso le sue colpe, va condannato ad otto mesi di reclusione. Le pene richieste conteggiano la riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Il prossimo 15 marzo sarà la volta degli avvocati della difesa. Poi la sentenza.

Intanto, ieri a Caltanissetta,  si prevedeva sentenza per il reato di calunnia, sempre a carico di Arnone, nel processo che vede parti offese i magistrati Ignazio De Francisci, Claudio Corselli e Laura Cameli.  Il Tribunale dopo aver ascoltato l’arringa difensiva dell’avvocato Daniela Principato (che leggeva un documento scritto in precedenza) ha rinviato il processo all’11 gennaio per la sentenza. La richiesta del Pm è piuttosto significativa: oltre due anni di carcere. Al momento, le feste di Natale e Capodanno per Arnone saranno senza sovrappiù di condanne dopo quelle già ottenute (ma non definitive) pari a 5 anni meno un mese di reclusione. La festività del carnevale, si prevede, sarà problematica.