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Senza dimora, solidarietà dei cittadini a protesta di Biagio Conte

Il missionario laico da otto giorni digiuna e dorme in strada contro l’indifferenza verso chi non ha una casa. Oggi pomeriggio intanto nella sede dell’assessorato alle Attivita’ sociali si svolgera’ un tavolo tecnico di confronto sulle poverta’ aperto alle associazioni (RED.SOC.) PALERMO – E’ grande la solidarieta’ verso i poveri della citta’ che i cittadini di PALERMO stanno manifestando per sostenere la protesta del missionario laico Biagio Conte che digiuna e dorme in strada a PALERMO ormai da 8 giorni. La sua situazione di salute e’ continuamente monitorata dal missionario medico Francesco Russo. Oggi pomeriggio intanto nella sede dell’assessorato alle Attivita’ sociali si svolgera’ un tavolo tecnico di confronto sulle poverta’ presieduto dall’assessore Giuseppe Mattina aperto a tutte le associazioni che si occupano di assistere i senza dimora e le famiglie in forte stato di emarginazione sociale. E’ stata lanciata anche una raccolta firme su “Change.org” per unirsi all’appello di Biagio Conte e impegnare tutte le istituzioni a dare corso ad azioni concrete in favore di famiglie e persone senza alloggio. In questi giorni sono state centinaia le persone che hanno voluto testimoniare la loro condivisione della protesta del missionario laico, fondatore della Missione “Speranza e carita’”: cittadini, sacerdoti, gruppi di laici, religiosi. Tra le azioni di solidarieta’ l’accademia Sicilia Cucina e la Cot Ristorazione offriranno stasera i pasti cucinati dai loro chef per i 700 ospiti della Cittadella dei poveri della Missione Speranza e carita’ dei Decollati. Tanti altri cittadini hanno donato coperte e viveri per le strutture della missione. “Sono molto commosso – ha detto questa mattina Biagio Conte con un filo di voce e con le lacrime agli occhi – di quanta gente mi sta sostenendo e mi vuole bene. Sono venuti a trovarmi disabili, poveri e famiglie in difficolta’. Ognuno di loro ha voluto condividere una parte della sua sofferenza con me ma anche la speranza di potere migliorare tante situazioni”. Anche l’arcivescovo Corrado Lorefice e’ andato sotto i portici della Posta centrale per stare vicino al missionario. “L’azione di fratel Biagio provoca e interpella tutti, anche noi cristiani, le nostre comunita’ cristiane, il vescovo, non solo le istituzioni e l’amministrazione comunale – ha detto mons. Lorefice – Ci vorrebbero veri cristiani e uomini e donne di buona volonta’ impegnati in politica, unicamente per la polis, per il bene comune, preparati e audaci, liberi da altri interessi, veramente determinati a guardare la citta’ dal basso, da chi ha il volto sfigurato dalla poverta’ e non ha voce, lavoro, casa, pane. Un piano lavoro.

Un piano case”. Tra le persone che gli sono state sempre vicino c’e’ anche il volontario Riccardo Rossi che in provincia di Catania e’ impegnato in alcune missioni. “Conosco molto bene Biagio e comprendo la motivazione molto profonda che lo sta spingendo a continuare la sua protesta – dice Riccardo Rossi -. A dargli grandissima forza in questi giorni e’ la preghiera continua e l’eucarestia che gli porta ogni sera p. Pino. A sostenerlo sono anche le tantissime persone che in maniera diversa stanno manifestandogli grande affetto e solidarieta’ perche’ in lui vedono un punto di riferimento significativo per tutta la citta’. Stanno arrivando anche da tutta la Sicilia per rispondere al suo appello e fargli sentire che nella lotta per la dignita’ dei poveri non e’ solo. Si aspetta che arrivino presto segni di profonda sensibilizzazione importanti che possano concretamente portare a cambiamenti significativi. Noi abbiamo due case di accoglienza a Pedara e una a Lentini e notiamo che la gente che soffre e che ha bisogno di aiuto e’ tantissima. La poverta’ non si combatte con i dormitori perche’ l’intento non e’ quello di allargare la missione ma di garantire percorsi e servizi per uscire dal disagio sociale. Soprattutto si combatte comunicando ascolto, speranza e conforto a partire anche da un sorriso. Biagio vuole che tutti ci facciamo carico degli ultimi amando il prossimo secondo le nostre capacita’ e competenze”. “Le sue condizioni di salute si sono mantenute finora stabili – rassicura il medico volontario Francesco Russo -. Stamattina ha avuto un piccolo malessere dovuto forse all’essersi alzato troppo velocemente. E’ certamente molto debole perche’ beve al giorno soltanto una soluzione glucosata al 5%. La solidarieta’ di queste ore e’ davvero meravigliosa e lo conforta molto. Parteciperemo anche noi al tavolo tecnico per capire cosa si vuole fare. Il suo e’ un gesto straordinario di amore verso gli ultimi che serve ad allontanare l’indifferenza per alimentare tante strade di generosita’ diversa. Le istituzioni devono dare risposte forti ed immediate contro le lentezze burocratiche che affogano le persone nei loro disagi a partire dal tavolo tecnico di oggi, credo che se ci sara’ la giusta volonta’ si troveranno nuovi percorsi per sostenere chi ha bisogno ma occorre sciogliere prima tutti i cuori induriti dal falso benessere come ha detto piu’ volte nell’appello Biagio”.