Il pomeriggio del 16 agosto scorso, una pattuglia della stazione di Palermo piazza Marina e l’equipaggio di una gazzella del nucleo radiomobile, erano state inviate in vicolo Dadi (zona corso Vittorio Emanuele) dove era stato segnalato un giovane ‘Spiderman’ che arrampicatosi al secondo piano di un edificio, arrivato al balcone, aveva spaccato il vetro dell’infisso per commettere un furto.I militari entrati nell’appartamento avevano constatato che era stato messo a soqquadro da qualcuno che era rimasto ferito, alla luce del ritrovamento sul pavimento di numerose macchie ematiche.
Avendo il sospetto che a compiere il furto fosse stata una persona del posto, conoscitore del quartiere e degli abitanti, i carabinieri si recavano immediatamente in cortile Sant’Andrea, presso l’abitazione di una loro vecchia conoscenza distante poche centinaia di metri, un 29enne nato a Pinerolo, volto noto alle forze dell’ordine e di fatto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.La convivente alla vista dei militari dell’Arma, riferiva che l’uomo non era in casa perché aveva avuto un malore e si era recato all’ospedale Buccheri La Ferla.
Mentre si stavano recando presso il nosocomio, gli operanti giunti all’altezza dell’incrocio tra via Coltellieri e vicolo Della Rosa Bianca, notavano l’uomo a piedi in strada che accortosi delle vetture con le insegne d’Istituto si dava alla fuga. Nonostante gli fosse stato più volte intimato di fermarsi, il 29enne continuando a correre per le viuzze del centro storico riusciva a far perdere le proprie tracce. L’autorità giudiziaria alla luce dell’informativa dei carabinieri e delle numerose violazioni dei precetti a cui era sottoposto, risultati inidonei, ha disposto per il giovane la custodia cautelare in carcere e la traduzione al carcere Paglierelli di Palermo.