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Sicilia, 10.000 firme per salvare Telejato

ono gia’ piu’ di 10.000 le firme raccolte in tre giorni alla petizione partita su Change.org per salvare Telejato, la tv simbolo della lotta alla mafia in Sicilia. La fine delle trasmissioni sarebbe fissata per il prossimo 2 dicembre. L’emettiente, infatti, disturberebbe le trasmissioni televisive di Malta. Un punto su cui il direttore Pino Maniaci ha commentato: “Per puro caso Telejato occupa il canale 46. Vorrei tanto capire come puo’ un’emittente che trasmette da monte Bonifato, ad Alcamo, in provincia di Trapani, arrivare fino a Malta”. Dal 2 dicembre sarebbero una ventina le emittenti siciliane che rischiano di essere oscurate a causa di una delibera del governo che impone l’eliminazione delle frequenze interferenti con Paesi confinanti. “Questa decisione avrebbe pesanti ripercussioni sulla pluralita’ di voci e sul diritto d’informazione dei siciliani, gia’ minato recentemente dalla chiusura di altre emittenti storiche. Un danno grave che coinvolge redazioni che con il loro lavoro e le loro inchieste hanno consentito il disvelamento di importanti intrecci di malaffare, anche di risonanza nazionale”, afferma il presidente del Gruppo siciliano dell’Unci Andrea Tuttoilmondo. “Tra le emittenti a rischio – ha aggiunto Leone Zingales, vicepresidente nazionale dell’Unione cronisti – c’e’ anche Telejato, coraggiosa roccaforte antimafia dell’informazione isolana. Si spera che vengano poste in essere tutte le iniziative per garantire a Telejato e alle altre tv il proseguimento dell’attivita’ per una libera informazione”.