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Sicilia, si accelera su opere pubbliche: nel programma anche ferrovia Agrigento-Palermo e raddoppio S.S. 640

Ammontano a oltre due miliardi e mezzo di euro le procedure attivate nell’ambito del Po-Fesr 2014-2020, con un incremento di circa 670 milioni di euro rispetto allo scorso luglio. Sono stati pubblicati a oggi bandi per 1.177.145.477 euro e avviati grandi progetti per 1.024.473.075 euro, ai quali si aggiungono 321.899.656 euro di altre procedure avviate, per un totale di 2.523.518.208 euro di risorse del Po-Fesr Sicilia 2014-2010 messe a disposizione del territorio. I dati sono stati resi noti nel corso della seduta del Comitato di sorveglianza all’Arsenale di Palermo. Il Programma operativo prevede una dotazione complessiva di oltre 4,5 miliardi di euro. Sono 69 le procedure finora attivate. Per il primo trimestre 2018 e’ previsto l’avvio di ulteriori procedure per 326 milioni di euro, mentre per il secondo trimestre la previsione e’ di altri 175 milioni. Le procedure in corso di definizione, invece, ammontano a 287 milioni. Inoltre, nel corso della seduta, sono state approvate misure correttive per centrare gli obiettivi di spesa a fine anno, con le previsioni di arrivare a una spesa di 820 milioni, con cui si centrerebbero, superandoli, gli obiettivi previsti dai regolamenti comunitari (target “N+3” e “Performance framework”). Tra i grandi progetti previsti dal Programma operativo, i progetti (nazionale e regionale) per il potenziamento della banda ultralarga e la tratta Stesicoro-aeroporto della Circumetnea di Catania, i cui lavori sono in corso. Da inserire, infine, nel Programma operativo, la tratta B del raddoppio ferroviario Palermo-Carini e il secondo tratto della statale 640, Agrigento-Caltanissetta. All’incontro di oggi hanno preso parte i rappresentanti dell’Agenzia nazionale per la Coesione territoriale, dei ministeri coinvolti e della Commissione europea, i responsabili dei dipartimenti regionali e gli esponenti del partenariato economico e sociale (sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria). Ha aperto i lavori il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha sottolineato l’importanza dello sviluppo delle imprese per uscire dalla crisi economica. “Il mio governo e’ alla guida di questa regione da appena 100 giorni – ha dichiarato Musumeci -. Per uscire da questa crisi abbiamo bisogno di un po’ di tempo per raddrizzare la rotta di questa barca ed e’ necessario puntare sullo sviluppo delle imprese. Servono due anni per avere i primi risultati concreti. Bisogna battere la rassegnazione per farla diventare speranza. In 3 mesi abbiamo subito provato ad accelerare la spesa produttiva delle Regione. All’Ue chiediamo di guardare alla Sicilia con la clemenza che si deve a chi vuole provare seriamente a voltare pagina”. Per l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Girolamo Turano, “la Regione dara’ il massimo del proprio impegno per adempiere alle richieste da parte della comunita’ europea. Abbiamo il dovere morale – ha aggiunto Turano – di non deludere la fiducia che ci ha concesso la Commissione europea”. Per la Commissione europea era presente Nicolas Gilbert Morin, nuovo capo unita’ per l’Italia e Malta della Direzione generale politica regionale: “La Sicilia deve ripartire – ha detto – e noi valuteremo e controlleremo ogni singolo passo. E’ chiaro che avremo comprensione per la Sicilia, ma bisogna segnare un cambio di passo. I target di spesa sembrano a oggi lontani, la Commissione condivide gli obiettivi della rimodulazione proposta e auspica di continuare il monitoraggio rafforzato per vedere se gli impegni presi vengono rispettati”.