Sicilia, Silvio Berlusconi: “Musumeci garanzia di onestà, vinciamo noi”

Silvio Berlusconi al teatro Politeama di Palermo chiude la campagna elettorale di Forza Italia per le regionali in Sicilia dove si prevede un testa a testa con il candidato ‘grillino’ Giancarlo Cancelleri.

‘Propongo Nello Musumeci è garanzia di onestà, trasparenza e competenza”: così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando del candidato del centrodestra alle regionali in Sicilia che si terranno domenica prossima nel corso del suo intervento a Palermo. “Il mio augurio è rendere la Sicilia terra di legalità e sicurezza”, , proponendo che “i siciliani che rientrano non paghino le tasse per 10 anni”. Quindi, l’ex premier ha detto di sentire “in Italia aria di simpatia per il centrodestra e penso che le elezioni le vinceremo noi”.

“Chi vota per i cinquestelle è una persona che non ragiona, è una persona che non ha testa”. “Non posso immaginare – ha sottolineato ancora – che voi siciliani possiate mettere questa regione nelle mani dei cinquestelle”.

“Nel centrodestra c’è concordia su come deve essere formato il prossimo governo e sul programma che dovremmo realizzare”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Palermo. “Sul programma che abbiamo definito – ha aggiunto – c’è la condivisione di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, con qualche eccezione “.

Questo programma “non l’ho fatto io – ha spiegato Berlusconi alla platea del Politeama – ma è venuto fuori in un modo nuovo: attraverso una società di sondaggi mi sono fatto indicare per quattro volte consecutive un gruppo di 50-100 persone che avevano dichiarato di non avere votato nelle ultime due consultazioni nazionali e di avere già deciso di non votare nelle prossime. Mi sono messo con loro, ho fatto domande e avuto risposte e nella ultima sessione con 100 non elettori è venuto fuori un programma che abbiamo scritto e distribuito e l’ho messo ai voti. Il 92% dei presenti ha detto questo è un ottimo programma è quello che ci vuole per l’Italia. Ma solo il 52% sarebbero tornati a votare”. E gli altri perchè no? Per due ragioni fondamentali: la percezione che il loro voto non abbia valore: “Ci sono stati 500 cambi di casacca nell’ultima legislatura”; la non fiducia verso i politici di professione. “E’ venuta fuori una soluzione: immaginiamo che il prossimo Consiglio dei ministri abbia 20 componenti: 12 devono essere protagonisti della vita civile, dell’impresa, delle professioni e della cultura e dell’università e solo 8 politici”. Berlusconi ha detto di averne parlato con gli alleati: “Nel centrodestra c’è concordia su come deve essere formato il prossimo governo e sul programma che dovremmo realizzare”.

L'ingresso di Silvio Berlusconi
L'intervento di Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi al Politeama con Musumeci, Sgarbi, Miccichè e Armao
Silvio Berlusconi al Teatro Politeama di Palermo
Silvio Berlusconi,Teatro Politeama di Palermo
Silvio Berlusconi,Teatro Politeama di Palermo

C’è la condivisione di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, con qualche eccezione: “La prima voleva più aiuti ai giovani e l’abbiamo fatto; Salvini voleva l’uscita dall’Europa e si sta convincendo anche lui che è molto difficile farlo. Sul prossimo Consiglio dei ministri hanno approvato che 12 componenti debbano essere protagonisti della vita civile, dell’impresa, delle professioni, della cultura e dell’università, che solo otto siano i politici; di questi si e’ accettato che FI prenda tre ministri, che la Lega ne abbia altrettanti e due FdI”. Questi i punti del programma: “meno tasse, meno Stato, meno Europa, più aiuto a chi ha bisogno più sicurezza per tutti, più garanzie per ciascuno che è la riforma della giustizia, che significa anche che come nei Paesi civili chi è assolto la finisce qui, senza possibilità di appello per il Pm; la differenziazione delle carriere dai giudici ai pm che chiamiamo avvocati dell’accusa”. Deve essere cambiata la custodia preventiva, senza una sentenza, si va in galera solo se protagonisti di fatti di sangue, altrimenti interviene l’istituto americano della cauzione”. Poi una modifica della Costituzione: “Basta con questo scempio dei cambi di gruppo in Parlamento: noi vogliamo introdurre il vincolo di mandato”.

“Per rafforzare la sicurezza – ha poi detto Berlusconi – servono nelle strade i poliziotti di quartiere e penso che anche il nostro esercito sarebbe ben lieto di mandare nelle grandi città i nostri soldati per difendere i cittadini”.

E su Crocetta è durissimo: “La situazione della Sicilia su competitività e infrastrutture lascia sgomenti: sulle infrastrutture siamo al penultimo posto dell’Europa; l’isola è al 237mo posto su 263 Regioni in Europa per la competitività. Questa è l’eredità che ha lasciato il governo Crocetta che ha derubato il vostro futuro”. I numeri del dopo Crocetta sono “un disastro”, dice Berlusconi. Il fatto è che “non è vero quanto ci dicono – spiega – il centrodestra organico ha governato la Sicilia solo per 9 anni e 8 mesi, il centrosinistra per 45 anni” di conseguenza “questa è la proporzione delle differenti responsabilità”.

Ovazione per Vittorio Sgarbi nel teatro Politeama a Palermo quando Silvio Berlusconi invita il critico d’arte, seduto per terra in prima fila, ad alzarsi. “E’ il più grande critico d’arte, siamo amici e litighiamo da anni, è una persona importante per la Sicilia”. Una investitura ufficiale per Sgarbi quella che arriva da Berlusconi: il critico entrerà nel governo di Nello Musumeci in caso di vittoria del centrodestra in Sicilia.

Silvio Berlusconi, al termine del suo intervento, fa salire sul palco il candidato unitario Nello Musumeci, il commissario di Fi in Sicilia Gianfranco Miccichè, il candidato vice presidente Gaetano Armao e Vittorio Sgarbi, che in caso di vittoria sarà assessore alla Cultura e che ha assistito al discorso del leader FI seduto per terra, in prima fila. (In prima fila, ad assistere all’intervento di Berlusconi c’erano anche Stefania Prestigiacomo e Francesco Scoma, oltre agli stessi Miccichè e Musumeci, seduti uno accanto all’altro.