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Sicilia, soldi finiti: sciopero per 24.000 forestali

Oggi forestali siciliani in sciopero. Lo ha indetto l’Ugl. Un’assemblea e’ fissata in piazza Indipendenza, davanti alla Presidenza della Regione, a partire dalle 11. L’Ugl Sicilia e’ “fortemente preoccupata per le mancate risposte in ordine alla vertenza dei Forestali siciliani”, con particolare riferimento “alla comunicazione di sospensione dell’attivita’ lavorativa dei lavoratori 151sti, 101sti e 78sti”, a causa della fine delle risorse stanziate con apposita legge approvata recentemente dall’Ars: ben 16 milioni appena sufficienti a finanziare nove giornate lavorative e gia’ esauriti. Una norma-tampone varata in attesa dell’applicazione della delibera Cipe che assegna 88 milioni al settore e che tarda. Tale sospensione, per il sindacato, comportera’ che i lavoratori non riusciranno a realizzare le giornate necessarie, compresi i lavoratori del servizio antincendio; infatti qualora non fosse garantita la continuita’, potrebbero non effettuare al 31 dicembre 2015 le giornate lavorative previste dalla normativa vigente. Lo sciopero del comparto serve dunque a chiedere una delibera d’indirizzo che autorizzi la ripresa lavorativa dei cantieri forestali, “al fine di una verifica congiunta funzionale a definire per l’anno in corso la vertenza in atto”. La riunione di oggi della Giunta, che e’ slittata, doveva servire all’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici per chiedere di anticipare l’applicazione della delibera Cipe approvata il 6 novembre: “Tale decisione appare necessaria, dal momento che i tempi previsti per rendere esecutiva la delibera Cipe non sarebbero compatibili con la necessita’ di dare certezza ai forestali sulle giornate lavorative del 2015. La decisione di anticipare l’attuazione della delibera deve comunque essere preceduta dalla formale sottoscrizione della Presidenza del Consiglio, ancorche’ non registrata dalla Corte dei Conti. Faccio dunque appello ai lavoratori a pazientare ancora qualche giorno, al fine di consentire la ripresa della loro attivita’”. Appello in parte respinto.