Camusso (Cgil) a Sciacca: “Sindacalisti siciliani uccisi sono nostra storia”

“Ricordare i sindacalisti siciliani uccisi significa ricordare la nostra storia”. Lo ha detto, a Sciacca, la leader della Cgil Susanna Camusso durante la commemorazione per il settantesimo anniversario dell’omicidio del sindacalista Accursio Miraglia, ucciso il 4 gennaio del 1947, punito dalla mafia degli agrari per le sue battaglie contro il latifondo e per l’assegnazione delle terre incolte ai contadini.

“Le nostre Camere del lavoro – ha aggiunto Susanna Camusso – hanno pagato un tributo pesante nella lotta contro la mafia, per affermare concrete prospettive di sviluppo”.

La segretaria della Cgil è anche tornata a contestare il sistema del lavoro e quello dei rapporti di lavoro regolati dai voucher: “Il jobs act ha messo un tappo al sistema sociale, ecco perché vogliamo cancellarlo”. “Bisogna ragionare – ha ribadito – sulla crescita esponenziale di quelli che sono pezzi di carta che scavalcano la dignità dei lavoratori: occorre abolirli”.

La leader del sindacato ha incontrato una delegazione della Calcestruzzi Belice di Montevago, società confiscata alla mafia, dichiarata fallita nei giorni scorsi dal tribunale di Sciacca per un debito di 30 mila euro. Provvedimento che ha bloccato l’attività e causato il licenziato i lavoratori. “Parleremo con l’agenzia nazionale che amministra i beni sequestrati alla criminalità, affinchè riveda questa assurda decisione. “Noi a questo governo abbiamo chiesto discontinuità, che si occupi di politiche reali per il lavoro dei giovani. Lo attendiamo alla prova dei fatti”.