Tornano le tartarughe in Sicilia. Si tratta di numeri modesti ma abbastanza confortanti da poter affermare che le coste siciliane stanno diventando, piano piano, di nuovo ospitali per questi animali. Già nel 2015 e nel 2016 sono stati identificati, dagli operatori del Wwf, sette nidi per anno e due tracce senza nidificazione. Nel 2017, durante il quale sono stati intensificati il monitoraggio delle spiagge e la sensibilizzazione delle comunità costiere, i numeri sono cresciuti. Sono stati così identificati e curati quindici nidi e rilevate undici tracce di tentata deposizione. Sono questi alcuni dei dati emersi dal progetto nazionale sulle tartarughe del Wwf, Life Euroturtles, progetto che rientra tra le Azioni collettive per il miglioramento dello stato di conservazione della popolazione tartaruga marina dell’Ue. Il progetto ha tra i suoi obiettivi principali l’ampliamento delle aree di tutela e la sensibilizzazione delle città costiere. Nove i comuni siciliani che hanno aderito: Palermo, Catania, Noto, Siculiana, Menfi, Ribera, Sciacca, Montallegro, Licata.
A loro si sono uniti alcune città della costa ionica della Basilicata e della Calabria perché interessate da sporadiche nidificazioni lungo le coste ma anche per un’integrazione alla protezione di una specie che già da tempo salvaguardano. Domani pomeriggio, venerdì 6 aprile, ad un anno dall’avvio del progetto, verranno rese note le attività di monitoraggio nelle spiagge di Siculiana, Torre Salsa e Vendicari e le attività di sensibilizzazione che hanno coinvolto centinaia di cittadini, turisti e operatori economici. Sarà anche occasione di dibattito e confronto tra le realtà istituzionali, di settore e di volontariato. L’incontro si terrà a partire dalle 15 all’Arsenale della Marina Regia, Palermo.