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Traffico di reperti archeologici, operazione “Demetra”, il favarese Stagno torna in libertà

Il favarese Calogero Stagno, arrestato nei giorni scorsi a seguito della maxi inchiesta della Procura di Caltanissetta, denominata “Demetra”, su un presunto traffico di reperti archeolgogici, e finiti agli arresti domiciliari, torna in libertà.

Il Tribunale del Riesame di Palermo, infatti, ha accolto le istanze della difesa dell’uomo, rappresentata dall’avvocato Salvatore Maurizio Buggea, e ha annullato la misura cautelare che era stata applicatagli.

Per Stagno, i giudici hanno ritenuto che non vi siano allo stato gravi indizi di colpevolezza, e dunque l’uomo è stato rimesso in libertà.

Al centro delle indagini, coordinate dalla procura nissena, le attività di una holding criminale transnazionale che, da anni, gestiva un ingente traffico di beni archeologici provento di scavi clandestini in Sicilia ed esportati illecitamente all’estero.
Le indagini, avviate nel 2014, hanno permesso di recuperare oltre 3.000 reperti archeologici per un valore superiore ai 20 milioni di euro.
Gli indagati sono 41 e sei sono agrigentini. Nel bliz   sono state eseguite, in Italia, Regno Unito, Germania e Spagna, 23 misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, con il coordinamento di Europol ed Eurojust.

Gli indagati sono 41: Matteo Bello, 53 anni, Ravanusa; Bertaggia Valter, 70 anni di Nicorvo e residente a Collegno; Franco Benardelli, 82 anni residente a Centuripe; Giuseppe Cassarà, 58 anni, di Gela; Angelo Chiantia (detto Faccia pulita) 59 anni di Riesi; Daniele Correnti, 55 anni di Riesi; Alfredo Crepaldi, 61 anni, di Mesola ma residente a Mazzè; Salvatore Curella, 66 anni di Licata; Domenico Dario Cutaia, 43 anni di Palma di Montechiaro; Simone Di Simone, 46 anni detto “Ucca aperta” di Gela; Francesco Giorano, 71 anni di Canicattì ma residente a Campobello di Licata; Luigi Giuseppe Grisafi, 64 anni, di Campobello di Licata, inteso “Angelino”; Santo Gulisano, 58 anni di Paternò; Onofrio La Leggia, 59 anni,  detto “Ciuffettino” di Riesi; Ignazio Urbano La Mendola, 79 anni di Campobello di Licata; Luigi La Croce, 62 anni di Strongoli; Salvatore Leanza, 55 anni di Adrano; Francesco Lucerna, 76 anni detto “U zu Ginu” di Riesi; Giovanni Lucerna, 49 anni,di Mazzarino e residente a Torino;  Maria Debora Lucerna, 55 anni, di Mazzarino e residente a Torino; Renzo Maggiora, 79 anni, di Refrancore; Rocco Mondello, 61 anni,  di Gela ma residente in Germania; Calogero Ninotta, 39 anni, detto “Lillo”, di Ravanusa; Gaetano Luciano Oliveri 57 anni di Riesi; Anna Maria Omero, 74 anni di Licata e residente a Canicattì; Andrea Palma, di Campobasso, 36 anni, e residente a Barcellona (E); Salvatore Pappalardo, 55 anni di Misterbianco; Gaetano Patermo,  detto “Tano”, 63 anni di Caltanissetta e residente a Riesi; Orazio Pellegrino, 54 anni, detto “’nacagliacani” di Gela; Alfredo Antonino Pennisi, 57 anni di Paternò; Walter Angelo Rezza, 70 anni, di Caravino ma residente aa Albiano d’Ivrea; Gaetano Romano, detto Mimmo, 58 anni di Ravanusa; Francesco Saccone, detto “Ciccio” di Centuripe, 80 anni;Luigi Signorello, 34 anni di Paternò; Palmino Pietro Signorello, 66 anni di Belpasso; Calogero Stagno, detto “Lillo”, 51 anni; Giovanni Stuppia, 39 anni di Mazzarino; Bernardo Tresca, 67 anni di Custonaci e residente a Ravanusa; Filippo Vecchio, 51 anni di Riesi; William Tomhas Veres, 64 anni, detto “il professore, nato a Budapest, residente in Inghilterra; Mauro Ettore Zanchi, 56 anni di Canicattì.