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Turismo in Sicilia: tra innovazione e tradizione

Il turismo in Sicilia rappresentata una risorsa essenziale, sia in termini economici che di promozione e valorizzazione del tessuto culturale dell’isola. A conferma di quanto il settore stia conoscendo una crescita importante in termini numerici, ricordiamo i dati dello scorso anno che ad Agosto hanno fatto registrare un milione di arrivi in più rispetto al 2017. Un aumento del 7,3% con il quale la Sicilia si piazza al decimo posto tra le regioni italiane per numero di arrivi.

 

In questo risultato positivo del comparto turistico si inseriscono i dati recenti pubblicati nel corso della conferenza stampa in occasione della Bte (Borsa del turismo extralberghiero) tenutasi lo scorso dicembre a Monreale. Un settore che oggi in Sicilia vale 120 milioni di euro, secondo le stime dell’Otie (Osservatorio turistico sull’Economia delle Isole). E rispetto alla percentuale di strutture extralberghiere sul totale dell’offerta turistica, la Sicilia guida la classifica tra le isole del Mediterraneo.

 

A fronte di risultati come questi, tanto positivi quanto incoraggianti, è importante sottolineare come la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della regione, nonché di quello immateriale costituito dalle tradizioni e dalle persone, possa trarre indubbi vantaggi dall’impiego delle nuove tecnologie al servizio del marketing turistico. Un marketing sempre più incentrato sull’esperienza e l’autenticità del viaggio. Itinerari strutturati appositamente come percorsi narrativi, avvincenti, coinvolgenti e appassionanti alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze.

 

La ferrovia turistica della Valle dei templi tra Agrigento e Porto Empedocle è un perfetto esempio di turismo esperienziale. Non  è tanto la lunghezza del percorso a rappresentare un plusvalore, quanto piuttosto la spettacolarità del paesaggio che attraversa. In soli dieci chilometri il viaggiatore si trova proiettato in uno scenario unico e suggestivo, tra bellezze naturalistiche e spettacolari rovine antiche. Possiamo a buon diritto parlare di esperienza immersiva, visto che nella sua dimensione fisica il viaggio si compie in treno, tra gli odori della campagna; in quella digitale grazie al progetto Google Arts & Culture Agrigento il turista ha un primo assaggio digitale di quello che poi vedrà di persona una volta giunto nella Valle dei templi.

 

Un’integrazione tra innovazione e tradizione che nella sua complementarietà si trasforma in un’esperienza più ricca, sia in termini emozionali che in quelli informativi per il turista. Esperienza che a volte diventa anche gioco, mutuando dal settore del gaming sia strumenti che meccaniche. Il gioco di per sé associato al divertimento e al coinvolgimento trova nell’app Sicily Story un perfetto strumento per veicolare contenuti culturali.

 

Proprio come in un videogame scegliamo dei personaggi per dare avvio alla nostra storia, una storia che si svilupperà lungo la mappa virtuale dell’isola con ricostruzioni in 3D. Scegliamo poi il periodo che ci interessa e ci immergiamo in un percorso storico che si sviluppa come un videogioco, tanto che possiamo perfino vincere dei premi durante le nostre missioni. Una strategia di marketing turistico che per il suo coinvolgimento e divertimento richiama alla mente quella impiegata da piattaforme di gaming online come Unibet il cui successo è dovuto non solo alla vasta offerta di giochi presenti, ma anche alle innovative meccaniche di gioco e soprattutto alla facilità di accesso e all’elevato livello di qualità in fatto di coinvolgimento e divertimento.

Si tratta in altre parole di un’esperienza sì turistica, ma che utilizza canali e metodologie mutuate dal settore ludico per accrescere il livello di appeal nei confronti dell’utente.

 

Appeal che non trascura neppure la dimensione mobile, dato che si tratta di app per iOS e Android, come è il caso di Agrigento City una vera e propria guida digitale per conoscere tutti gli eventi e gli itinerari di interesse della città. Uno strumento essenziale in un’epoca in cui i vari operatori del settore turistico hanno bisogno spesso di aggiornare i contenuti, mentre il viaggiatore sfrutta questi servizi come assistenti personali nella sua esperienza del territorio.

 

Va da sé che simili strumenti hanno il vantaggio non da poco di operare in un territorio come quello della provincia di Agrigento che ha visto solo due anni fa incoronare Sambuca di Sicilia Borgo dei Borghi 2016. il connubio tra innovazione e tradizione non può che risultare positivo per il rilancio di un settore che già gode di buona salute.