Era arrivato molto presto insieme ai suoi genitori. Vestito grigio. Cravatta rosa. Valigetta 24 ore. Doveva sostenere gli esami all’università. Era partito da Mazara del Vallo. Aveva detto ai suoi cari che quello di oggi era l’ultimo esame e che poi avrebbe dovuto preparare la tesi.
Un bacio un abbraccio con i suoi davanti alla facoltà di Economia in viale delle Scienze a Palermo.
Ma a quell’esame il giovane di 26 anni non si è presentato. I genitori stavano tornando a casa quando la madre riceve un messaggio terribile sul telefonino: “Vi ho traditi. Non ho dato esami in questi anni. La faccio finita”.
Per i genitori quello che era iniziato come un gran bel giorno di colpo si è trasformato in tragedia. Hanno contattato il figlio. Il cellulare squillava, ma nessuno rispondeva.
L’ansia ha iniziato a prendere il sopravvento. I genitori hanno chiamato gli agenti di polizia. E’ iniziata una ricerca del giovane. Hanno cercato attraverso il cellulare di scoprire dove si fosse nascosto. In quale zona di Palermo avesse cercato di mettere a segno l’estremo gesto.
Alla fine dopo lunghe ricerche e grazie al sostegno dei poliziotti il giovane si è fatto vivo.
Una lunga telefonata con la mamma è servita a rasserenarlo e grazie agli agenti lo studente ha riabbracciato i suoi cari.