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Vicenda Corte dei Conti- Firetto, Di Rosa torna alla carica e scrive al presidente Mattarella: “Verità su chi governa la nostra città”

Giuseppe Di Rosa, non molla. L’ex vicepresidente del consiglio comunale di Agrigento, dopo aver interrotto la sua protesta (si era incatenato davanti il Municipio agrigentino e aveva iniziato uno sciopero della fame), torno alla caric e scrive al presidente della Repubblica Mattarella.

“Le chiediamo un suo intervento in merito alla stasi ad oggi in atto alla Corte dei Conti di Palermo – scrive Di Rosa – sulla sentenza nei confronti dell’attuale sindaco di Agrigento Calogero Firetto riferita alla citazione in giudizio dalla Procura della Corte guidata da Gianluca Albo, per danno erariale al Comune di Porto Empedocle, oggi in dissesto finanziario.

Firetto ha ricoperto il ruolo di sindaco per due legislature a Porto Empedocle. Dopo l’udienza davanti la sede giurisdizionale del 28 febbraio 2018, ad oggi nessun pronunciamento in merito. Il 6 luglio abbiamo avviato una pacifica protesta davanti il Comune di Agrigento. Mi sono incatenato ad un palo della luce e ho proclamato lo sciopero della fame,rimanendo, giorno e notte, in piazza Pirandello fino all’11 luglio. Solo dopo un peggioramento delle mie condizioni fisiche e per gravi motivi familiari, e dopo l’intervento del questore di Agrigento Maurizio Auriemma che su mandato del prefetto Dario Caputo è venuto ad accertarsi delle mie condizioni facendomi sentire vicino le istituzioni, ho dovuto sospendere la mia protesta”.

Di Rosa conclude: “Non chiediamo condanne ma semplicemente vogliamo la verità su chi attualmente si trova a governare la nostra città di Agrigento. Solo attraverso questa sentenza possiamo ottemperare l’esercizio del nostro diritto di informazione e di trasparenza. Ci appelliamo al suo ruolo di garante della Costituzione e alla sua sensibilità istituzionale perché intervenga nei modi che riterrà più opportuni”.