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Villa Betania, sit-in dei lavoratori davanti la Prefettura

Ancora ritardi nei pagamenti e i  lavoratori di Villa Betania di Agrigento ritornano a protestare.

Questa mattina, sostenuti dalla Cisl Agrigento con il segretario provinciale Maurizio Saia, e Giovanni Farruggia della Fit Cisl, i dipendenti si sono ritrovati davanti la Prefettura per un sit-in di protesta, chiedendo di parlare direttamente con il Prefetto Dario Caputo e cercare di trovare le soluzioni affinchè  possano continuare a lavorare in modo sereno.

“Da 14 mesi siamo senza stipendio, ha commentato una delle dipendenti di Villa Betania. Abbiamo continuato a lavorare  e a garantire le prestazioni professionali per gli utenti ospiti di Villa Betania. Ma adesso non possiamo continuare più così. La Regione è sorda, i Comuni sono sordi,  chiediamo al Presidente della Regione, Nello Musumeci, che noi vogliamo indietro la nostra dignità. Altri colleghi sono stati sistemati in altri posti, anche noi, dipendenti pubblici, e come tali vogliamo essere trattati, vogliamo delle risposte certe,  perchè non ci sono lavoratori pubblici di serie A e lavoratori di serie B”.

“I lavoratori oggi hanno deciso di prendersi la responsabilità di scioperare davanti la Prefettura perchè stanno vivendo un forte momento di disagio  economico non solo per loro ma per le loro famiglie non percependo le mensilità da ben 14 mesi, e scenderanno ancora in piazza in sciopero il prossimo 21 e 22 giugno”,  dichiara il segretario della Cisl Agrigento, Maurizio Saia. “Il problema non riguarda solo i lavorati, ma è doppio, perchè a rischio ci sono i 30 ospiti della Villa Betania, perchè i lavoratori sono intenzionati a staccare qualsiasi servizio.  Tra i Comuni maggiormente debitori spiccano Agrigento, Porto Empedocle, Palma di Montechiaro e Licata, con queste somme, sottolinea Saia,  abbastanza importanti si potrebbe rilanciare la situazione e dare un filo di dignità a questi lavoratori e alle loro famiglie. Oggi in Prefettura, conclude il segretario Cisl, abbiamo incontrato la dottoressa Vaccaro, che c’ha garantito un tavolo tecnico con tutti gli attori protagonisti di questa vicenda, con la speranza che qualcosa possa cambiare”.