Violenza e stalking su donne: arrestati due ex mariti

I Carabinieri della Stazione di Giarre hanno rintracciato ed arrestato un catanese di 76 anni, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bologna.

Dopo una lunga convivenza matrimoniale in provincia di Bologna, costellata da violenze e sopraffazioni, la donna, una catanese di 69 anni, ha trovato il coraggio di denunciare il marito ottenendone l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa, ai figli della coppia e al genero.

L’uomo, tornato in terra natia, ospite di parenti, non accettando la decisione della moglie di separarsi, e nutrendo sospetti addirittura su una presunta relazione della stessa con il genero, l’uno marzo scorso è ritornato in quel paesino dell’Emilia-Romagna, prendendosela prima con i figli (al maschio ha danneggiato l’autovettura fuori il posto di lavoro, mentre la femmina è stata minacciata sotto casa insieme al marito) per poi recarsi fuori l’abitazione dell’ex coniuge, tentare di entrare con la forza e non riuscendovi fuggire via.

Le ulteriori denunce ai carabinieri, hanno consentito agli inquirenti di produrre una informativa all’A.G. che, recependone in toto i contenuti, ha emesso la misura restrittiva.

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

Altro episodio di violenza a Messina, dove i poliziotti delle Volanti sono intervenuti per bloccare un uomo che, a bordo di un autobus, aveva avvicinato l’ex compagna e minacciato di morte lei e un amico presente con un coltello a serramanico. Accecato da rabbia e gelosia, aveva aggredito l’amico ed altrettanto aveva fatto con i poliziotti sopraggiunti.

Dopo l’arresto per i reati di resistenza e lesioni personali, è subito emersa una realtà ben più penosa alla base di quanto accaduto: una storia di soprusi e vessazioni che l’ex compagna era costretta a subire da anni, caratterizzata da continui insulti ed aggravata da aggressioni fisiche e verbali anche in presenza del figlio minore.

Quando la donna aveva deciso di mettere fine alla relazione trasferendosi altrove, l’uomo non si era rassegnato ed aveva iniziato a perseguitarla con continue telefonate. Sino all’episodio a bordo del bus, fortunatamente conclusosi senza più gravi conseguenze grazie all’intervento dei poliziotti.

Ieri l’esecuzione della misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Messina. L’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale Messina Gazzi.