Politica

Covid, Sicilia: 20 milioni di euro da fondo investimenti

Ad essere interessati sono anche 17 comuni dell'agrigentino

Pubblicato 3 anni fa

Sono in arrivo nelle casse di 102 comuni siciliani oltre venti milioni di euro del riparto Fondo Investimenti dei comuni per l’anno 2020 per recuperare i deficit legati all’emergenza sanitaria Covid-19. Si tratta delle somme a saldo dei fondi a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020 destinati ai comuni che ne avevano fatto richiesta. Per effetto del decreto di oggi a firma del dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali, la Regione sta provvedendo alla liquidazione delle risorse relative al Fondo investimenti (per un importo di 20.848.240 mln di euro). Il provvedimento si aggiunge alla precedente liquidazione effettuata lo scorso agosto 2021 per un importo di circa 83 milioni di euro.

“Le risorse liquidate con il precedente decreto e con quello odierno andranno a colmare quel deficit di investimenti a finalita’ sociale accusato dai Comuni a seguito della gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19dice l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto Il governo regionale continua a sostenere i Comuni in maniera particolare a seguito del lungo periodo che ha determinato gravi difficolta’ finanziarie a tutti gli enti locali”.

Ad essere interessati sono i tutto 102 comuni, di cui 26 comuni ricadenti rispettivamente nel Catanese e nel Messinese, 17 comuni dell’Agrigentino(Aragona, Bivona, Calamonaci, Caltabellotta, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Grotte, Lampedusa e Linosa, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Santo Stefano di Quisquina e Siculiana); 15 del Palermitano, 7 della provincia di Enna, 4 comuni rispettivamente situati nel territorio di Ragusa e Siracusa e 3 del Trapanese.

Le dichiarazioni del Sindaco di Lampedusa, Martello

L’assessorato regionale alle Autonomie locali, con una nota ufficiale, ha confermato la piena regolarità ‘in coerenza con il vigente dettato normativo in materia’ dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa del Dup (Documento unico di programmazione), del Piano triennale delle opere pubbliche e del Bilancio di previsione 2021/2023″. Lo scrive, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. La nota dell’assessorato alle Autonomie locali si riferisce a un ricorso che era stato sollevato dai consiglieri comunali di opposizione dopo il voto con il quale, lo scorso ottobre, il Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa aveva approvato gli atti.  “Gli esponenti di opposizione – dice il sindaco – volevano bloccare il Piano delle opere pubbliche, strumento fondamentale per lo sviluppo delle Pelagie, e pensavano che senza Bilancio sarebbe arrivato un commissario: in questo modo avrebbero utilizzato l’intera vicenda come ‘cavallo di battaglia’ nel corso della prossima campagna elettorale. Ma avevo detto fin dal primo momento che chi aveva sollevato il ricorso, evidentemente, non conosce la normativa vigente e neppure le regole che si applicano per le votazioni di questi atti in Consiglio comunale. Amministrare un Comune – conclude Martello nel suo post – richiede serietà, competenza, impegno e lavoro quotidiano. Chi fa solo becero ostruzionismo e ha dimostrato tanta ‘ignoranza amministrativa’, mi chiedo come possa pensare di candidarsi alla guida dell’amministrazione comunale”.

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