Più sicurezza e meno morti sul lavoro, la mobilitazione della Cisl
Una manifestazione davanti la Prefettura di Agrigento per sensibilizzare sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
“Fermiamo la scia di sangue”, è la manifestazione indetta dalla Cisl a livello nazionale per chiedere al governo norme certe sul tema della sicurezza nei posti di lavoro; manifestazione che si è svolta anche ad Agrigento davanti la Prefettura.
“In Sicilia è prioritario rafforzare i ranghi degli ispettori e dei medici del lavoro, migliorare il coordinamento tra livelli chiamati al controllo, utilizzare e coordinare maggiormente le banche dati informatiche, istituire una patente a punti per qualificare le imprese e legare ai parametri di sicurezza il rating aziendale per l’accesso ai bandi di gara degli appalti pubblici. Ma va anche programmato un grande investimento sulla formazione in azienda, per lavoratori e datori di lavoro”, ha dichiarato Paolo Ottaviano componente della segreteria territoriale Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna.
Da gennaio 2024 sono 45 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 33 in occasione di lavoro (1 in meno rispetto a gennaio 2023) e 12 in itinere (3 in più rispetto a gennaio 2023). Oltre la metà dei casi mortali (27 su 45) è avvenuto nel Nord con un aumento di 5 casi sullo stesso periodo del 2023. L’aumento rilevato nel confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da tre a cinque, mentre quella maschile è stabile con 40 decessi in entrambi i periodi. Dall’analisi per classi di età emergono aumenti degli incidenti mortali in particolare tra i 45-54enni (da 9 a 21 casi) e tra i 60-69enni (da 7 a 9) mentre si registrano diminuzioni tra gli under 35 (da 11 a 4) e tra i 55-59enni (da 11 a 7). Nel corso del 2023 in Sicilia le vittime sul lavoro sono state 109. Un dato assolutamente preoccupante.