Catania

Provoca incidente per vendetta e lo prende a calci, denunciato 18enne

Lo avrebbe prima tamponato con l'auto e poi preso a calci per vendicare un diverbio avvenuto negli scorsi mesi

Pubblicato 6 ore fa

Ha provocato un incidente stradale con l’intento di “vendicarsi” di un acceso diverbio avvenuto nei mesi scorsi e, per questo, è stato denunciato dalla Polizia di Stato.

Ad aver architettato il piano è stato un giovane di 18 anni di Biancavilla, con precedenti di Polizia, che, evidentemente, in queste settimane, non si è rassegnato dopo una lite per futili motivi con un ragazzo di 17 anni di Adrano. 

Il minorenne stava percorrendo in sella ad uno scooter via della Regione e, proprio nei pressi della sede del Commissariato di Polizia, è stato tamponato da un’auto guidata dal 18enne. Dopo essere stato urtato, il 17enne è caduto a terra, con una gamba bloccata sotto il peso dello scooter. Per tutta risposta, il 18enne, anziché prestare soccorso, è sceso dall’auto e, dopo una rincorsa, ha sferrato un violento calcio contro il ragazzino.

Negli stessi attimi, una pattuglia di poliziotti, che stava rientrando in Commissariato, ha assistito alla scena e ha fermato l’aggressione ancora in corso, bloccando il 18enne e prestando le prime cure al minorenne. 

Dopo qualche minuto, è arrivato il padre della vittima dell’aggressione che ha poi provveduto ad accompagnare il figlio al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Maria SS. Addolorata” di Biancavilla dove, dopo gli accertamenti sanitari, è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. 

I poliziotti del Commissariato hanno compiuto dettagliati accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti e, dopo le attività di indagine, sono risaliti alle reali cause dell’aggressione.

Nello specifico, è stato verificato come l’origine dei rapporti conflittuali tra i due fosse legata ad un alterco avvenuto per futili motivi qualche mese addietro, con il 18enne che, in più occasioni, avrebbe tentato di “vendicarsi dell’affronto patito”. 

Il giovane è stato denunciato, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni pluriaggravate, nonché per il reato di atti persecutori, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

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