Agrigento

Agrigento, pontificale dell’Immacolata, Don Franco: “Sicilia è terra ferita mortalmente” (vd e ft)

Solenne pontificale oggi nella Basilica dell’Immacolata di Agrigento del cardinale Francesco Montenegro per onorare la ricorrenza dell’Immacolata concezione.

Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, autorità
Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, autorità
Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, Basilica gremita
Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, Don Franco Montenegro
Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, Don Franco Montenegro
Agrigento, Pontificale dell'Immacolata, Don Franco Montenegro

Chiesa gremita di autorità e fedeli, il cardinale Montenegro nel pontificale ha parlato di emigrazione, di università, di aziende che non vanno avanti, di violenza che si chiama mafia, e di potere che si chiama massoneria. E non solo.

“La nostra terra è ferita mortalmente da tante situazioni inquietanti” e “la chiesa spesso è disinteressata ai problemi sociali. So che parlare di queste cose non è popolare nè gradevole”.

Montenegro parla di “alta disoccupazione giovanile, e non” come “un’inarrestabile emorragia di vita e vitalità che costringe a emigrare; le famiglie spezzate anche a causa dell’emigrazione (figli senza padri e mogli senza mariti, padri soli in terra straniera)”.

E ancora: “Le nostre strade che non permettono comunicazioni veloci e sicure; l’università che stenta a ripartire; il turismo mordi e fuggi che non e’ risorsa ne’ aiuta a una ripresa economica; le aziende quasi inesistenti e in difficoltà; la politica litigiosa e poco creativa; l’artigianato che tramonta; la violenza che si chiama mafia e il potere che si chiama massoneria”.

“Capita, giustamente, di commuoverci dinanzi a un animale che soffre (è una creatura vivente che merita rispetto) ma, per esempio, poi si resta indifferenti dinanzi a uomini (migranti) che hanno la colpa di voler vivere come gli altri e per questo soffrono e muoiono a migliaia, o dinanzi ai poveri che soccombono per la fame, o subiscono la violenza dei prepotenti o pagano il prezzo della corruzione e dell’illegalità”.

Don Franco ha aggiunto: “Dobbiamo pensare al positivo, non parlare di Agrigento solo davanti ad un caffè, perché il possibile è possibile solo se ciascuno di noi inizia a fare il possibile. L’Immacolata ci ricorda oggi che c’è bellezza e speranza; da sempre come Maria siamo nei sogni di Dio, e ci chiede di restare presente nei suoi sogni. L’Immacolata ci ricorda che il nostro mondo è pieno di colori, di un sorrisi, di abbracci. Fin quando ci sarà gente che getta la spazzatura per strada, o che si ferma in 3 o 4 fila allora non ci sarà bellezza, e la bellezza sarà solo nella Valle dei templi. Dobbiamo fare in modo che la città diventi bella tutta”.

Qui il testo integrale dell’omelia

Omelia card. Montenegro per l’Immacolata

Anche oggi per la ricorrenza e secondo una tradizione consolidata, i vigili del fuoco hanno voluto rendere omaggio all’Immacolata deponendo una ghirlanda di fiore.

Agrigento, vigili del fuoco rendono omaggio all'Immacolata
Omaggio floreale Vigili del Fuoco per Immacolata, la benedizione
Omaggio floreale Vigili del Fuoco per Immacolata
Omaggio floreale Vigili del Fuoco per Immacolata
Omaggio floreale Vigili del Fuoco per Immacolata
Agrigento, vigili del fuoco rendono omaggio all'Immacolata
Agrigento, vigili del fuoco rendono omaggio all'Immacolata
Agrigento, vigili del fuoco rendono omaggio all'Immacolata
Agrigento, vigili del fuoco rendono omaggio all'Immacolata

E sempre secondo consolidata tradizione è stato il momento del pane cu a meusa, apprezzata e prelibata focaccia che si mangia, in particolare proprio nel giorno della festa dell’Immacolata.