Lega, in Sicilia arrivano commissari comunali; ad Agrigento c’è Francesco Di Mare

Dopo le nomine del direttivo regionale e dei commissari provinciali arrivano anche le prime sezioni e i nuovi commissari comunali della Lega in Sicilia: sono attualmente 41, in grandi e piccoli centri dell’Isola.

Tra i nomi scelti Alessandro Lipera a Catania, Alessandro Coco ad Acireale e Vincenzo Gozza a Caltagirone. A Gela il partito verrà guidato da Giuseppe Spata, a Enna da Saverio Cuci. Il commissario del Carroccio a Messina è Vincenzo Calabrò, mentre a Barcellona Pozzo di Gotto il partito è stato affidato a Natale Munafò. Giovanni Callea è il commissario della Lega a Palermo, Bartolo Lentini a Siracusa e Marcello Campione a Trapani. La Lega di Agrigento sarà guidata dal giornalista Francesco Di Mare, mentre l’europarlamentare Annalisa Tardino guiderà il Carroccio a Licata. Gli altri incarichi commissariali in provincia di Agrigento sono: Michele Lobello (Cammarata e San Giovanni), Salvatore Scibetta (Campobello), Diego Ficarra (Canicattì), Pasquale Burgio (Naro), Rosario Borsellino (Realmonte), Onofrio La Barbera (Ribera) e Giuseppe Segreto (Sciacca).

“Forte degli ottimi risultati ottenuti alle ultime tornate elettorali, la Lega continua a crescere e a strutturarsi sul territorio – afferma Stefano Candiani, senatore e commissario regionale della Lega. Con soddisfazione annuncio le nomine dei primi commissari comunali che, assieme a quelli provinciali e al direttivo regionale, costituiranno un punto di riferimento importate per i cittadini e per chiunque voglia avvicinarsi a quella che per noi è la ‘rivoluzione del buonsenso’. Ciò che in questi mesi stiamo costruendo con determinazione e dedizione è una Lega nuova fatta da persone che credono nella politica di Matteo Salvini, fuori da equilibrismi ed alchimie ma vicini alla gente. La forza del nostro movimento sta proprio nel rispetto dei ruoli e delle gerarchie, la voce è soltanto una, quella di Matteo Salvini, non esistono situazioni autoreferenziali ne’ cariche improvvisate, tutto – conclude Candiani – deve necessariamente passare per le sezioni, quindi per i Commissari comunali, provinciali e il direttivo regionale”.