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Di Rosa “Vorrei sbagliarmi ma ad Agrigento ci avviamo verso il cataclisma amministrativo“

Giuseppe Di Rosa risponde ai cronisti

Nell’ultima intervista del 2015 su Grandangolo lo aveva pronosticato il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina: “Dopo Platinette i problemi si ripresenteranno con tutta la loro forza e, direi, tragicità”.

Di Rosa durante la conferenza stampa

E la conferma viene anche dalla conferenza stampa, la prima di quest’anno 2016, di Giuseppe Di Rosa, ex candidato sindaco ed ex vice-presidente del Consiglio comunale, oggi referente di “Noi con Salvini”.

Le parole, come è noto, possono avere levità deliziose ma quelle che si sono udite stamane in conferenza stampa sono durissime come macigni che occorre smentire o almeno precisare al più presto. Di Rosa se ne è reso conto e premette un “vorrei tanto sbagliarmi” che è seguito subito dopo da una  conseguente “obbligatoria necessità” di portare tutto in Procura.

“Spero di sbagliarmi ma a questo punto il Consiglio comunale cosa fa? Se gli atti di insediamento del Consiglio a norma di legge sono “nulli” cosa accade adesso? Sono seriamente preoccupato per l’evolversi della situazione”.

Di Rosa mostra la documentazione che porterà in Procura

La sua preoccupazione discende dal fatto che “Il Comune di Agrigento non ha ottemperato a quanto previsto dalla legge rispetto ai tempi di pubblicazione del verbale di insediamento del Consiglio comunale, di ben 16 delibere di Consiglio compresa l’elezione del presidente, dei suoi vice e la nomina delle commissioni. Questo rende nulli, come previsto dalla normativa tutti gli atti conseguenti, come il bilancio consuntivo e previsionale e tutte le tasse approvate come ad esempio la Tasi.”

Una situazione gravissima che comporta un rischio per la sopravvivenza amministrativa stessa dell’ente che, invece, sembra che l’amministrazione stia sottovalutando. Di Rosa chiede all’assessorato Enti locali di agire e prendere posizione immediatamente, nel rispetto della salvaguardia del Comune di Agrigento, “oggi disamministrato”.

“Nel contempo il segretario generale dell’Ente – prosegue Di Rosa – dovrebbe bloccare ogni attività del Consiglio comunale e della stessa amministrazione fino alla definizione della questione in essere o quantomeno cercare di contattare immediatamente l’assessorato regionale agli Enti locali per capire cosa succederà adesso e quale sarà il futuro amministrativo del comune di Agrigento”.

Documento del comune empedoclino a riprova di quanto rivelato da Di Rosa

“Se il Consiglio comunale organo di controllo e vigilanza eletto dai cittadini in sua rappresentanza per vigilare sugli atti deliberativi dell’amministrazione non controlla neppure la regolarità  degli atti deliberati da se stesso, di cosa si occupa? Come mai nessuno e ancor più la commissione “sport spettacolo…..” si è accorto delle incongruenze contenute tra la delibera di Giunta, il bando e le determine di assegnazione dei lavori per l’organizzazione dei “mercatini di Natale”? Chi deve svolgere la funzione di “organo di controllo e vigilanza” se il Consiglio non lo fa?”