Prostituzione nell’agrigentino, una moglie: “Mio marito mi diceva con chi andare”

Sofferta e drammatica la testimonianza di una donna di Camastra nel processo che vede imputato principale il marito, Lillo Pirrera, 49 anni, per un presunto giro di prostituzione. La donna ha dichiarato di essersi concessa, dietro pagamento di denaro, 50 euro, perchè “obbligata a farlo per miseria, servivano i soldi”. Gli incontri sarebbero stati organizzati proprio dal marito della signora.

Lillo Pirrera, 49 anni di Camastra, è uno degli accusati di un giro di prostituzione tra il paese di origine dell’uomo e Racalmuto. Nella deposizione, avvenuta in passato,  il maresciallo dei carabinieri Calogero Messana che ha condotto le indagini nel lontano 2007 emerge che “un nostro informato ci disse che il Pirrera faceva prostituire la moglie. Avviate le indagini accertammo che lo stesso aveva un tenore di vita molto buono con case ed auto nonostante risultasse disoccupato. Sottoposto a pedimentamento scoprimmo che Pirrera, insieme ad altre persone, aveva allestito diverse case di appuntamento tra Camastra e Racalmuto”.

 

Nella testimonianza di ieri la moglie ha dichiarato: “Mi organizzava gli incontri con i clienti mi diceva dove andare. Non potevo dire no perchè ero costretta dal bisogno”.

Oltre al camastrese, che all’epoca in cui scattò l’inchiesta, nel 2009, fu anche arrestato, nel procedimento sono implicate altre 19 persone di vari paesi della provincia di Agrigento e di diverse età, tra queste anche una donna.