Favara, tentato omicidio: giudizio immediato per Gaspare Vecchio

Avrebbe preso a colpi di scalpello alla testa e al volto un compaesano nel corso di una lite scaturita da motivi sentimentali. Per questa accusa, Gaspare Vecchio, 36 anni, di Favara, dovrà affrontare il giudizio immediato con l’ipotesi di reato di tentato omicidio, porto illegale di oggetto atto a offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Vecchio fu arrestato nel settembre scorso, a Favara, dai Carabinieri della locale Tenenza.

L’accusato, approfittando della porta d’ingresso aperta, entrò entrato nell’abitazione di Emanuele Di Dio, 37 anni 37, di Favara, e lo colpì al capo e in faccia, con uno scalpello di ferro. A fermarlo è stato la moglie della vittima, la quale è intervenuta riuscendo a disarmare l’aggressore, dello scalpello e di un coltello da cucina con lama acuminata, lunga cm 30, infilato nella cintura dei pantaloni.

Subito fuggito, dopo alcune indagini i militari dell’Arma hanno rintracciato all’interno della propria abitazione. L’uomo ha dapprima minacciato i militari e dopo, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, ha avuto una colluttazione con gli stessi. Il trentasettenne rimasto ferito è stato trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e per le lesioni riportate è stato giudicato guaribile con una prognosi di 20 giorni. lo scalpello ed il coltello sono stati sottoposti a sequestro. Aggressore e vittima si conoscevano da tempo, entrambi furono coinvolti in un’operazione antidroga dei carabinieri denominata “Subutex”.