Omicidio Vivacqua, 4 condanne e un’assoluzione: la Procura non ci sta

La Procura di Monza non ci sta e appella la sentenza della Corte d’Assise che per l’omicidio di Paolo Vivacqua assolve l’ex moglie Germania Biondo e condanna Diego Barba, Salvino La Rocca,  Antonino Giarrana e Antonio Radaelli. Mentre il palermitano Gino Guttuso, “delinquente abituale e personaggio ben conosciuto alle forze dell’ordine”, super teste del processo è indagato per falsa testimonianza. Contro di lui sono agli atti intercettazioni di cui dette notizia nel corso del dibattimento del 26 gennaio dello scorso anno il sostituto procuratore Donata Costa chiedendo alla Corte la deposizione  fatta da Guttuso durante l’incidente probatorio davanti al Gip Alfredo De Lillo. In quell’occasione il palermitano – stabilitosi a Desio nel 2007 dopo anni passati a Follonicae subito integratosi frequentando ambienti malavitosi – ritrattò dicendo “d’essere stato minacciato probabilmente da duealbanesi alle 2.56 la notte del 19 aprile”. Episodio però non denunciato all’Arma. Salvo poi correggere il tiro dichiarando d’aver mentito “perchè mi sono state lette intercettazioni che mi indicano come esecutore materiale dell’omicidio Vivacqua”.

 

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