Mafia, niente più protezione per Ignazio Cutrò che accusa un malore

Il testimone di giustizia, Ignazio Cutrò, imprenditore di Bivona, è stato escluso dal programma di protezione dalla Commissione Centrale del Ministero dell’Interno. La revoca della protezione per Cutrò, e per tutta la sua famiglia, è arrivata con la mancata proroga perchè secondo la Commissione stessa “sono venute meno le esigenze”. Cutrò appena arrivata la notizia ha accusato un malore.

E intanto l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia esprime “piena solidarietà e vicinanza” a Ignazio Cutrò, la cui impresa edile è fallita a causa delle sue denunce contro la mafia, cui è stato revocato il programma di protezione. Entro un anno arriverà la decisione del prefetto di Agrigento che porterà al depotenziamento della scorta dapprima ai familiari e poi a Cutrò. “A questo punto Cosa Nostra potrà compiere indisturbata la sua vendetta contro Ignazio Cutrò così come ha fatto con Domenico Noviello barbaramente assassinato – si legge in una nota della L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia -. Lo Stato protegge i collaboratori di giustizia, molti persino da decenni, invece Ignazio Cutrò viene punito perché la sua è una voce Libera”.