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Mafia di Agrigento, arresto Massimino: è caccia alla “talpa” che lo ha informato di essere nel mirino della Dia

E’ caccia alla talpa. Gli investigatori non hanno dubbi: qualcuno ha soffiato lo scorso quattro novembre all’orecchio di Antonio Massimo l’imminente possibilità di essere catturato (insieme a decine di persone) dalle forze dell’ordine.
E per questo sono febbrili gli accertamenti per verificarne la fondatezza e l’identità dello spione che, tuttavia, non ha salvato dalla cattura il pregiudicato.
E’ un dato certo, contemplato dagli atti, che Massimino sino al quattro novembre ha vissuto una vita senza particolari scossoni.
Quello che faceva prima continuava a fare. Sino a quando, e mentre era intercettato da tempo, non va fuori di testa e decide di scappare da Agrigento, seduta stante, senza perdere eccessivo tempo. La sua preoccupazione è palese, palmare, evidente. Tutti i suoi comportamenti, a partire dal 4 novembre scorso, sono finalizzati alla fuga.

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