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Agrigento, processo “Parcometro”, accusa chiede conferma condanne. La difesa: “Assolveteli”

Nell’udienza relativa al processo d’Appello scaturito dall’inchiesta antimafia denominata “Parcometro” il Procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado ai coinvolti nella vicenda, nello specifico: 6 anni e 8 mesi a Vincenzo Cacciatore, 52 anni, di Agrigento, 7 anni e 2 mesi a Pietro Capraro, 31 anni, di Agrigento, e a Nicolò Vasile, 34 anni, agrigentino. L’accusa per i quali i tre erano stati condannati in primo grado dal tribunale di Agrigento è di estorsione aggravata dall’agevolazione dell’associazione mafiosa. Secondo i difensori degli imputati, invece, “la sentenza di primo grado deve essere annullata perche le dichiarazioni di uno dei parcheggiatori sono state fatte furoi dal processo mentre in udienza lo stesso ha smentito tuto”. In effetti, durante il dibattimento in aula, alcuni delle presunte vittime di estorsione smentirono tutto quello che aveva dichiarato in precedenza ai carabinieri e vennero accusati di falsa testimonianza.