Arriva la confisca definitiva per i beni sequestrati al boss di Villaseta Arturo Messina morto alcuni anni fa all’età di 62 anni. La decisione è della Corte di Cassazione e riguarda beni immobili e conti correnti che sono passati ai familiari che si erano opposti alla decisione del Tribunale di Agrigento che con apposito provvedimento della Sezione Misure Prevenzione aveva apposto i sigilli. Gli eredi di Arturo Messina, stroncato da una grave malattia, hanno sempre sostenuto la legittima provenienza dei beni. A questo i giudici della Corte di Cassazione non hanno creduto. Secondo le indagini della Guardia di Finanza vi sarebbe una sproporzione relativamente ai redditi dichiarati. Arturo Messina era considerato uno degli elementi di spicco dlla consorteria mafiosa agrigentina e fu condannato ad un ergastolo. Successivamente fu scarcerato proprio per i gravi problemi di salute. L’ammontare dei beni confiscati si stima possa essere valutato intorno ai 5 milioni di euro.