Agrigento, blitz antidroga della “Mobile”: tre arresti, sequestrata oltre un kg di cocaina

Tre arresti della Polizia sono stati compiuti ieri mattina lungo la statale 640 Agrigento-Caltanissetta. In manette tre persone accusate a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestratol circa un chilo di cocaina che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 100 mila euro.L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Squadra Mobile.

La cocaina sequestrata a Lampasona, Politanò e Mangione

Gli arrestati sono tratta di Antonino Mangione, 35enne di Raffadali, Roberto Lampasona, 38enne di Santa Elisabetta, e Vincenzo Politanò, 64enne di Melicuccà (Reggio Calabria), fermati mentre viaggiavano su due vetture. Abordo di uno dei due mezzi, infatti, gli agenti della squadra mobile di Agrigento hanno trovato un la cocaina diviso in due involucri. Una terza persona, F.F.R., donna 31enne che viaggiava in auto con Politanò, è stata invece denunciata a piede libero.  L’inchiesta si è sviluppata con un pedinamento delle vetture che provenivano dalla Calabria.

La squadra mobile di Agrigento, dopo aver monitorato entrambi i veicoli, due Fiat Punto, ha bloccato i quattro sulla Ss640, all’altezza dello svincolo di Canicattì. La perquisizione, effettuata in Questura subito dopo, ha permesso di rinvenire due involucri, occultati nel portello posteriore del bagagliaio, confezionati con del nastro da imballaggio. All’interno c’erano rispettivamente 598,5 e 593 grammi di cocaina, così come accertato dal “narco test”.  Il Politanò ha potuto solo ammettere le sue responsabilità penali. I due soggetti agrigentini, invece, hanno fornito agli investigatori giustificazioni ritenute “poco plausibili”.

Antonino Mangione e Roberto Lampasona non erano volti nuovi negli uffici della squadra mobile di Agrigento. Entrambi erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione antimafia “Nuova Cupola”. Mangione, inoltre, ha precedenti di polizia per estorsione, rapina, furto aggravato, truffa, ricettazione, giochi d’azzardo, già sottoposto all’obbligo di dimora. Lampasona, oltre all’associazione mafiosa, ha precedenti per spaccio, associazione a delinquere, furto aggravato e truffa.

La cocaina sequestrata a Lampasona, Politanò e Mangione

Per il calabrese Politanò, invece, risultano precedenti di polizia per furto aggravato, associazione a delinquere finalizzata all’abigeato ed al furto aggravato.

L’indagine è stata coordinata dal procuratore della repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, dal procuratore della Repubblica aggiunto, Ignazio Fonzo, e dai sostituti Andrea Maggioni e Salvatore Vella.