Agrigento, truffa sui farmaci, in 10 andranno a giudizio

Sono stati rinviati a giudizio, ieri pomeriggio, dal gup Provenzano del Tribunale di Agrigento le dieci persone coinvolte in una inchiesta che aveva come figura centrale il farmacista Mario Terrana, 62 anni, accusato di aver utilizzato una farmacia e due parafarmacie, di cui era titolare,  allo scopo di vendere abusivamente farmaci privi delle targhette identificative obbligatoriore per legge, formando inoltre atti pubblici falsi, quali ricette unificate Ssn; allo scopo di eludere i controlli dell’A.S.P. di Agrigento e procurare alla farmacia di Mario Terrana un aumento indebito del fatturato con truffa relativa ai danni del Servizio sanitario nazionale.

Nell’inchiesta erano rimasti coinvolti, a vario titolo, anche Ninì Mirella Pace, 60 anni di Agrigento, moglie di Terrana; Cinzia Venturella, 31 anni di Ribera; Carmelinda Strazzeri, 33 anni di Mazzarino, farmaciste collaboratrici della farmacia di Terrana; Gino Montante, 67 anni di Agrigento e Andrea Savatteri, 63 anni di Porto Empedocle, medici di base e Michele Alletto, 45 anni di Agrigento, dipendente della farmacia. Tutti  al momento dell’arresto avevano avuto imposto l’obbligo di dimora ad Agrigento e Porto Empedocle percvhè ritenuti correi di Terrana in relazione ai reati associazione per delinquere finalizzata a truffa, falso, ricettazione ed esercizio abusivo della professione.

Coinvolti anche Raffalese Sanzo, 54 anni di Canicatti, Carmelo Amato, 64 anni e Salvatore Cani, 50 anni.

Il gup ha disposto di non dover procedere nei confronti di Strazzeri, Venturella e Alletto per la sola impuatazione di associazione a delinquere. Prosciolti il farmacista Mario Terrana e Cinzia Venturella dalla accusa di detenzione illegale di farmaci.