Butta figlia dal balcone, arrestata per omicidio aggravato
Quella bambina non l’aveva mai accettata» - dicono alcuni vicini di casa, che aggiungono: è rimasta impassibile a guardare sotto.
E’ stata arrestata dai carabinieri per omicidio volontario aggravato Annamaria Geraci, 40enne che ha ucciso la propria figlia di sette mesi lanciandola dal terrazzo di casa, al terzo piano di un appartamento di Misterbianco. Il provvedimento è dei carabinieri della locale Tenenza e della compagnia di Misterbianco.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Augusto Rio e dall’aggiunto Sebastiano Ardita che coordina l’area che si occupa delle fasce deboli.
Quella bambina non l’aveva mai accettata» – dicono alcuni vicini di casa, che aggiungono: è rimasta impassibile a guardare sotto. I familiari del compagno sostengono che la giovane madre «fosse sempre seguita dai familiari del compagno» oltre che dai Servizi sociali.
Il padre andato in escandescenza, è rimasto ferito e sanguinante è stato soccorso dai sanitari del 118 che lo hanno accompagnato al Pronto Soccorso. In casa, al momento della tragedia c’era il figlio più piccolo e la suocera della donna, di fatto colei che accudiva la bimba.
Annullati a Misterbianco tutti gli eventi
Annullati tutti gli eventi comunali in programma oggi a Misterbianco, nel Catanese, “nel segno del rispetto e del dolore”.
Lo ha disposto il sindaco Marco Corsaro, dopo la morte della bimba di pochi mesi lanciata dalla mamma dal balcone di casa, un’abitazione nel centro storico cittadino. “Quello che è successo oggi è una tragedia non di una sola famiglia, ma per tutta la comunità di Misterbianco – dice Corsaro -. Conoscendo i miei concittadini posso dire che la comunità è rimasta profondamente colpita da questa tragedia familiare, siamo tutti smarriti. Ne soffro da sindaco e da padre, il dolore che starà provando la famiglia colpita è inimmaginabile”. “Tutto ciò ci impone un silenzio pieno di dolore e di umanità – aggiunge il primo cittadino -. Ringrazio i soccorritori e le forze dell’ordine che sono intervenuti con prontezza e professionalità. In queste ore difficili, Misterbianco si stringe in un abbraccio collettivo, sospendendo ogni attività istituzionale e pubblica nel segno del rispetto e del dolore”. L’intera Amministrazione comunale “si stringe in profondo cordoglio alla famiglia”.
Bimba lanciata da balcone, i precedenti
Non è purtroppo un caso isolato la tragedia avvenuta a Catania, dove una mamma con presunti disturbi psichiatrici ha lanciato la figlia di appena 7 mesi dal balcone di casa.
Appena due mesi fa, a Parigi, fece scalpore il caso di una studentessa statunitense in gita nella capitale francese che gettò il neonato appena partorito dal secondo piano della camera d’albergo in cui risiedeva. Ad aprile di due anni fa, a Celano, in provincia de L’Aquila, invece, una 36enne si buttò dal terrazzo della sua abitazione con il figlio di 5 anni in braccio. Lei morì sul colpo, il piccolo riuscì a salvarsi grazie alla corsa disperata dei sanitari all’ospedale San Salvatore dell’Aquila prima e al Bambino Gesù di Roma poi.
Altro episodio finito tragicamente nel 2020 a Trapani, dove una ragazzina di 17 anni gettò dalla finestra del quinto piano il figlio appena partorito nel bagno dell’appartamento dove abitava con i suoi genitori. Sempre nel 2020, a Roccapiemonte, nel salernitano, una neonata, con il cordone ombelicale ancora attaccato, fu trovata morta in un’aiuola dopo essere stata lanciata da una finestra. Nel 2017, poi, a Settimo Torinese, una donna 34enne che aveva tenuto nascosta una gravidanza confessò di aver lanciato il bimbo appena partorito da una finestra del secondo piano. Tra gli altri casi, quello del 2016 a Ottaviano, nel napoletano, dove un bimbo di un anno venne lanciato dal balcone di casa dalla mamma, una 39enne già in cura per problemi psichici.