Apertura

Strage di Monreale, Salvatore Calvaruso resta in cella; caccia al secondo killer

Il 19enne dichiara al Gip: “Sono pentito, mi hanno aggredito''. La pistola? Trovata in strada”

Pubblicato 3 ore fa

Resta in carcere Salvatore Calvaruso, il 19enne dello Zen accusato della strage di Monreale per avere sparato, sabato notte, uccidendo Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli e ferendo altre due persone, tra cui un sedicenne.

Il Gip di Palermo ha convalidato il fermo del ragazzo, che ha confessato durante l’interrogatorio di garanzia, ma si è difeso sostenendo di avere solo tentato di salvarsi dall’aggressione delle vittime. “Ricordo che sono caduto per terra e altre persone hanno cominciato ad aggredirmi con calci e pugni. Mi sono rialzato ed ho provato a scappare, cadendo di nuovo, mi sono alzato ancora una volta e sono salito sullo scooter per andare via ma sono stato aggredito di nuovo e sono caduto per terra con lo scooter quindi a quel punto, dal borsello di colore scuro che indossavo ho estratto una pistola semiautomatica che avevo rinvenuto qualche giorno prima per strada all’interno del mio quartiere, e ho cominciato a sparare all’indirizzo di questi 3/4 ragazzi che in quel momento mi stavano aggredendo” è la versione di Calvaruso al Gip, che ne riporta la testimonianza nella misura cautelare. E aggiunge: “Chiedo scusa a tutti i familiari per quello che è successo. Non sono in grado di dire quanti colpi ho esploso ma ho esaurito il caricatore, posso solo affermare che contestualmente ho sentito altri colpi di pistola ma non sono in grado di dire chi altro ha sparato”. Gli investigatori stanno stringendo il cerchio sugli altri giovani che erano con Calvaruso, grazie alle testimonianze e alle immagini dei sistemi di video-sorveglianza di pub e negozi. I carabinieri, coordinati dalla Procura, stanno cercando la pistola usata da Calvaruso e probabilmente una seconda arma da fuoco, considerato la quantità di colpi esplosi, almeno una ventina. Uno dei testimoni della rissa, come riportata il provvedimento del gip, racconta: “Intorno a mezzanotte notavamo un gruppo di ragazzi, circa 9 a bordo di scooter. Credo fossero 5 scooter che a un certo punto decidevano di andare via. Uno di questi che si trovava a bordo di un Liberty bianco, per fare lo sborone all’improvviso accelerava a tutto gas rischiando di investire me e altri miei amici. Il mio amico Salvatore Turdo, immediatamente con tono acceso gli diceva perché non vai più piano? A questo punto il conducente del Liberty si posizionava proprio davanti a me e a Turdo. Infatti dopo aver messo il cavalletto allo scooter, scendeva e unitamente ad altri due ragazzi ci accerchiavano”.

A questo punto – ha raccontato il testimone – Andrea Miceli, altra vittima “ha deciso di avvicinarsi per calmare gli animi, ma gli è stato detto: ‘ma tu cu minchia sì'”. Miceli avrebbe risposto con le stesse parole e il ragazzo lo avrebbe colpito “ripetutamente al volto con il proprio casco vicino la banca”. “Immediatamente – ha proseguito – si scatenava una rissa. Finita la scazzottata, ho sentito esplodere dei colpi di arma da fuoco”.

Dagli atti dell’inchiesta emerge chiaramente che un’altra persona ha fatto fuoco. Un uomo alto che indossava un giubbotto bianco, al contrario di Calvaruso che è piccolo di statura e aveva un giubbotto nero. C’è un ulteriore dettaglio: il personaggio senza identità guidava una moto Bmw e Calvaruso era passeggero quando ha fatto fuoco.

Stamattina è stata eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico l’autopsia sul corpo di Andrea Miceli, una delle tre vittime. Ieri i medici legali Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito hanno eseguito le autopsie sui corpi di Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo: la prima vittima è stata raggiunta da due colpi, al torace e alla pancia; la seconda da un solo proiettile al collo; la terza al torace.

I corpi sono stati restituiti alle famiglie per i funerali che saranno celebrati il 2 maggio alle 10.30, nella Cattedrale di Monreale.

Il Comune si è fatto carico delle esequie dei tre ragazzi “un gesto di vicinanza alle famiglie coinvolte da un così grave e inaspettato lutto”. Per quella giornata sarà lutto cittadino. E’ probabile che ad assistere alla celebrazione ci saranno centinaia di persone, la strage ha sconvolto la cittadina normanna che era addobbata a festa con le luminarie, perché si apprestava alla festa del Santissimo Crocifisso, la 399/ma edizione, che è stata annullata.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *