Canicattì, operazione “Anime morte”: truffa all’Inps con aziende e lavoratori “fantasma”, 34 indagati

Personale della Guardia di finanza della Tenenza di Canicattì hanno scoperto, al termine di una complessa attività investigativa che nei giorni scorsi ha visto le notifiche degli avvisi di conclusione indagini inviati dal pubblico ministero Andrea Maggioni, una truffa ai danni dell’Inps perpetrata da due imprese agricole operanti in diversi comuni dell’agrigentino.

L’analisi della documentazione contabile effettuata dai militari “ha permesso di smascherare un fraudolento modus operandi posto in essere dai due titolari delle aziende che, mediante la presentazione di documenti attestanti rapporti di lavoro in realtà del tutto inesistenti – dicono gli inquirenti – hanno indotto in errore l’Inps in ordine all’esistenza di tali ditte, all’effettivo svolgimento delle cosiddette ”giornate agricole” da parte dei braccianti formalmente assunti e alla sussistenza in capo a quest’ultimi dei requisiti necessari per aver diritto all’erogazione delle indennità, consentendo così a complessivi 32 lavoratori fittizi l’indebita percezione, negli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, di indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) per un ammontare complessivo pari a circa 150.000 euro”.

Il presupposto per aver titolo all’erogazione dell’indennità è, oltre allo stato di disoccupazione, quello di aver svolto nell’anno di riferimento attività bracciantile per un numero minimo di giornate lavorative.

Numerosi gli elementi oggettivi che hanno portato i finanzieri a dimostrare l’inesistenza delle imprese agricole coinvolte: la completa assenza di sedi operative, l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni dei redditi, l’assenza di qualsivoglia bene strumentale atto alla conduzione dell’azienda nonché dei requisiti minimi necessari per poter svolgere una qualsiasi attività d’impresa agricola.

Si è proceduto così a deferire alla autorità giudiziaria competente i titolari delle aziende e tutti i lavoratori “fantasma”, per essersi resi responsabili, tra l’altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps.

La Procura della Repubblica di Agrigento, al termine degli accertamenti, nei giorni scorsi ha emesso gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, che sono stati notificati ai 34 responsabili .

L’operazione ha confermato la gravità e l’estensione del fenomeno delle truffe ai danni dell’Inps collegate alle false assunzioni di braccianti agricoli, metodiche fraudolente particolarmente diffuse nelle zone la cui economia vede una forte presenza dell’agricoltura.