Cattolica Eraclea, “giallo” morte marmista: oggi l’autopsia. I vicini: “Persona per bene”

Cattolica Eraclea, carabinieri sul luogo del delitto

Cattolica Eraclea, il corpo di Miceli ormai nella bara

Ha lasciato sgomenti la fine di Giuseppe Miceli, il marmista di Cattolica Eraclea trovato morto all’interno dell’ufficio della sua azienda. Sembrerebbe un omicidio e in tal senso sono state indirizzate le indagini, condotte dai carabinieri.

Intanto sulla vicenda interviene il sindaco del paesino agrigentino, Nicolò Termine, che dice: “Sono sgomento per quanto accaduto, la vittima era conosciuta da tutti noi, era una gran brava persona”.  Anche i vicini di Giuseppe Miceli affermano: “Era un gran lavoratore, non meritava di fare questa fine. La sua era una famiglia per bene”.

Insomma un vero e proprio rompicapo quello che si trovano tra le mani i carabinieri di Agrigento guidati dal col. Andrea Azzolini, nonchè i colleghi della sezione scientifica e il sostituto procuratore Silvia Baldi che ha già ordinato di effettuare la perizia necroscopica.

Agli esperti della scientifica, questo va detto, la scena è sembrata alquanto strana per poter ipotizzare un fatto accidentale. L’uomo presentava un esteso e profondo taglio sotto il mento e numerose sono state le tracce di sangue trovate per casa. I carabinieri hanno già cominciato gli interrogatori di alcuni testimoni che vengono svolti nella caserma di Montallegro.

Cattolica Eraclea, il corpo di Miceli trasportato all’obitorio

Intanto oggi, come detto,  sarà effettuato l’autopsia sul corpo di Miceli, autopsia che sarà eseguita nella camera mortuaria dell’ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento. Si spera si possano ricavare più elementi per cercare di capire se si tratti di omicidio o di altro. I carabinieri che stanno indagando con il coordinamento del Pm, Silvia Baldi, dai risultati necroscopici trarranno le doverose conclusioni e sapere in quali ambiti procedere. Al momento, pur privilegiando la ipotesi del fatto cruento, nessuna pista viene esclusa.