Corruzione: indagata e sospesa dirigente Corsello: pressioni per avere 7 assunzioni; Crocetta pronto a querelare (vd)

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo hanno notificato a Anna Rosa Corsello, dirigente generale dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, un’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale del capoluogo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ne ha disposto la sospensione, per la durata di sei mesi, dall’esercizio delle funzioni. Corsello è indagata nell’ambito di un’inchiesta sulla Formazione. Le indagini – svolte con la diretta partecipazione del procuratore aggiunto Bernardo Petralia e coordinate dal procuratore capo Francesco Lo Voi – sono state avviate dai finanzieri nei primi mesi del 2015, con “lo scopo di accertare eventuali ipotesi di reato perpetrate da dirigenti e funzionari della Regione Siciliana con riferimento alla stipula di una convenzione nel settore della ”formazione professionale”. In particolare, in occasione della stipula di un atto aggiuntivo alla convenzione, con cui la Regione siciliana concedeva un’integrazione di 2 milioni di euro ad un importante ente di formazione nazionale (Formez, ndr) per servizi di assistenza tecnica, “la dottoressa Corsello ha chiesto a quest’ultimo di contrattualizzare sette dirigenti, il cui rapporto di lavoro con la Regione era scaduto da qualche mese e non poteva essere rinnovato, a causa del ”blocco” delle assunzioni previsto dalla legge finanziaria regionale del 2014″, dicono le Fiamme gialle.
Le dichiarazioni rese dai soggetti coinvolti, a vario titolo, nelle indagini e le intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte dalle Fiamme Gialle, riscontrate da mirate acquisizioni documentali hanno consentito agli investigatori di ricostruire tutti i dettagli della vicenda. È stato accertato, infatti, “che il dirigente generale interdetto, prima della sottoscrizione della convenzione, ha appositamente convocato un responsabile dell’ente aggiudicatario al quale ha chiesto di contrattualizzare gli ex dipendenti regionali, consegnandogli un elenco nominativo manoscritto su carta intestata della Regione Siciliana (documento acquisito agli atti delle indagini) e spendendo, a sostegno della propria richiesta, il nome del presidente della Regione, Rosario Crocetta e del segretario generale, Patrizia Monterosso, quali interessati all’assunzione”. “Dalle investigazioni svolte è emerso pure che il dirigente generale, come ulteriore ”forma di pressione”, ha cercato di differire il più possibile la stipula dell’atto aggiuntivo, provvedendo a sottoscriverlo solo dopo l’incontro con il referente dell’ente di formazione e la conseguente richiesta di assunzione dei soggetti segnalati, richiesta che, tuttavia, non è stata accettata in quanto ritenuta palesemente illegittima”, dicono i finanzieri.
E’ il Formez l’ente di formazione nazionale di assistenza tecnica, che avrebbe dovuto stipulare un atto aggiuntivo con la Regione siciliana. La conferma arriva dal capo della Procura Francesco Lo Voi, che coordina l’indagine con il procuratore aggiunto Dino Petralia, in seguito alla quale il gip di Palermo (accogliendo la richiesta della Procura) ha disposto la sospensione dalle funzioni per 6 mesi per il dirigente generale Corsello. La Corsello risulta, al momento, l’unica indagata. “Andiamo avanti, le indagini proseguono” afferma il procuratore Lo Voi. Tra i punti da accertare anche quello dell’appunto manoscritto su carta intestata della Regione siciliana con l’elenco di sette nominativi che la Corsello avrebbe consegnato all’ente: sette ex dirigenti regionali da contrattualizzare e per i quali – secondo quanto finora appurato dalla Guardia di finanza – “la Corsello avrebbe speso, a sostegno della propria richiesta, il nome del presidente della Regione e del segretario generale quali interessati all’assunzione”. Non è escluso dagli inquirenti che possano essere sentiti il governatore Rosario Crocetta e Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione. Ci sono anche due ex collaboratori della dirigente regionale Anna Rosa Corsello tra i sette dirigenti per i quali la burocrate siciliana avrebbe chiesto l’assunzione in un ente di formazione. E’ quanto emerge dall’inchiesta che vede indagata Corsello, accusata di istigazione alla corruzione.
“E’ stato usato il mio nome e reagirò a difesa anche del ruolo pubblico che ricopro”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, commentando l’ordinanza del Gip di Palermo con la quale è stata disposta la sospensione per sei mesi dall’esercizio delle funzioni di Anna Rosa Corsello, dirigente generale dell’assessorato regionale al Lavoro, nell’ambito dell’operazione “Do ut des”, con l’accusa di “istigazione alla corruzione”. “E’ stata compiuta – aggiunge Crocetta – una grave lesione. Una cosa è vantarsi di conoscermi, un’altra è utilizzare il mio nome per commettere un reato. Col mio avvocato ragionerò sulla possibilità di una querela per calunnia e diffamazione”. Per il governatore questa vicenda conferma la giustezza “della stretta compiuta sulla burocrazia regionale. Noi siamo stati tra i pochi in Italia a denunciare dipendenti e a licenziare. Abbiamo messo in campo da tempo un’azione forte che non si ferma, così come c’è una risposta molto forte della magistratura”. Appena ieri, nell’operazione “Golden circus” è stato arrestato il responsabile dell’Ufficio speciale di collocamento per il lavoratori dello spettacolo dell’assessorato regionale al Lavoro. E recentemente la stessa sorte è toccata a due funzionari del Corpo forestale della Regione e all’ex presidente della controllata Azienda siciliana trasporti nell’inchiesta “Black list”.